Tik Tok e la morte della bimba di dieci anni. Castagnola (Comitato Media): “subito un decreto legge”

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Con grande soddisfazione apprendiamo che il Garante per la protezione dei dati personali “ha disposto nei confronti di Tik Tok il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’eta’ anagrafica”. Così Iside Castagnola, avvocata e membro del Comitato media e minori del ministero dello Sviluppo Economico, commenta la notizia del blocco del social network Tik Tok dopo la morte della bambina di dieci anni giunta in arresto cardiocircolatorio all’ospedale ‘Di Cristina’ di Palermo, in seguito a un tragico gioco sul social network che l’aveva portata a stringersi una cintura attorno al collo.
“E’ arrivato il momento di chiedere a Tik Tok e agli altri social network l’implementazione di un sistema serio di verifica dell’età, la cosiddetta ‘age verification’, sul modello del Regno Unito. E’ importante che il legislatore emani subito un decreto legge che impedisca ai social di rendersi accessibili ai minori. Tik Tok non può essere il far west, occorre legalità anche nella Rete”. “Occorre ripristinare senso di legalità sul web”, incalza Castagnola. L’avvocata ricorda poi che, “in conformità con il Regolamento generale europeo per la protezione dei dati personali (GDPR), nessun minore di 14 anni può essere titolare di un account social”. Ma quello che si sta verificando, è “il fenomeno dell”age swapping’ (scambio di età), ossia la contraffazione dell’età anagrafica per poter accedere”. Da qui Castagnola ritorna sull’importanza che i genitori accompagnino i figli nella navigazione su internet: “Bisogna far capire ai ragazzi l’importanza delle regole, perché tramite la loro applicazione possono essere tutelati”, sottolinea. Non solo, l’avvocata evidenzia poi la necessità di continuare le campagne di informazione e media education e conclude: “L’unica forma di tutela valida è la formazione”.

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