Pensare onestamente al peggio. Contro la logica spartitoria delle appartenenze

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“L’obbiettivo è raggiungere i 60.000 vaccini al giorno”. Probabilmente nel CTS (S = Segreto?) non esiste la figura dell’Esperto in aritmetica, ma neanche qualcuno che sappia usare  una calcolatrice, altrimenti l’Arcuri non avrebbe detto la sciocchezza tra virgolette. Chiunque sappia usare una macchinetta può facilmente prevedere che, con questi numeri, per vaccinare gli italiani saranno necessari oltre cinque (5) anni: 60.000.000 ab. diviso 60.000 vaccini/giorno per 2 volte = 2.000 giorni, che sono cinque anni e mezzo. In ogni caso, nelle più rosea (e fasulla) delle previsioni, gli effetti benefici delle vaccinazioni si avranno a fine 2021. Nel frattempo saremo già tutti contagiati, stante che si possono stimare in oltre sei milioni (6.000.000) gli italiani asintomatici, dato ottenuto estrapolando l’indice di contagio (sempre superiore al 10%) all’intera popolazione (con la calcolatrice: 60.000.000 x 10% = 6.000.000 almeno). Popolazione letteralmente incontenibile.

Invece che sprecare tempo e denaro (cifre enormi!) in inutili banchi e “primule”, l’unica cosa che bisogna fare, già da un anno a questa parte, è quella di adeguare l’esistente: raddoppiando le terapie intensive; fornendo di aerazioni meccaniche le scuole; obbligando tutti i luoghi di lavoro agli adeguamenti. Questo tipo di lavori non possono essere centralizzati e così gli appalti sfuggirebbero dalle mani degli intrallazzatori di alto bordo, che gestiscono altro. Nel frattempo muore l’economia.

Ecco che giungiamo al problema dei problemi. Se vogliamo evitare l’ecatombe totale, che si profila, bisogna pensare al peggio, agire onestamente e quindi abbandonare, almeno per un po’, le logiche spartitorie di appartenenza, che governano l’Italia dai tempi di Verre (inquisito) e Cicerone (inquirente). Per questo le ipotesi di crisi di governo sono da corte marziale. Non si può giocare con la vita dei cittadini per qualche mazzetta in più. In ogni caso la politica italiana si calmi, abbia la pazienza di aspettare l’insediamento del nuovo ambasciatore Usa, che ci consiglierà sul da farsi. Ne abbiamo tanto bisogno.


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