Bielorussia, 65 giornalisti arrestati

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Almeno 65 giornalisti sono stati arrestati in Bielorussia tra il 4 e l’11 agosto. Una vera e propria caccia agli operatori dell’informazione che stavano coprendo le elezioni presidenziali di domenica scorsa che hanno confermato Alessandro Lukashenko al suo sesto mandato. Elezioni farsa, come sono state definite dall’opposizione la cui leader, Svetlana Tikhanovskaya, ha dovuto fuggire in Lituania. E alle quali hanno fatto seguito violente proteste di piazza che hanno portato a oltre mille arresti.
Tra i giornalisti brutalmente aggrediti e incarcerati, anche numerosi reporter stranieri, alcuni dei quali sono stati rilasciati dopo l’intervento delle loro ambasciate. Trai fermati poi rilasciati anche il free lance italiano Claudio Locatelli, che ha raccontato di essere stato fermato dalla polizia militare, gettato in una cella strapiena di detenuti e lasciato senza cibo e quasi senz’acqua per 60 ore.
La situazione in Bielorussia continua a essere drammatica e i giornalisti sono tra i bersagli principali. Secondo l’Associazione bielorussa dei giornalisti, quasi 30 cronisti sono ancora in carcere, di cui  tre sono già stati condannati a 10/15 giorni di arresto amministrativo e 25 restano in attesa di affrontare il tribunale.
Molti  reporter di organi di stampa bielorussi e internazionali , inoltre, sono stati picchiati mentre svolgevano il loro lavoro. La reporter della testata Nasha Niva è finita in ospedale dopo essere stata ferita da un proiettile di gomma.
La situazione in Bielorussia è stata oggetto di denuncia da parte della Federazione europea dei giornalisti (Efj). Il direttore, Ricardo Gutierrez, è in contatto con il presidente dell’ Associazione bielorussa dei giornalisti, Danius Radzevičius, che ha ribadito l’importanza di un’azione di pressione sui leader politici europei affinché si muovano per fermare l’escalation di violenza nel Paese. L’Associazione ritiene fondamentale che sindacati, associazioni e tutte le organizzazioni che in Europa si battono per la libertà di espressione e di stampa scrivano ai governi dei propri paesi per esprimere solidarietà ai colleghi Bielorussi e per sollecitare la politica e la diplomazia ad intervenire.
La Federazione nazionale della Stampa italiana e articolo 21 si uniscono alla solidarietà espressa dalla Efj , sono vicini ai giornalisti e al popolo Bielorusso e cercheranno con ogni mezzo a loro disposizione di aiutare i cronisti del Paese.


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