Anche i Sikh vicini agli italiani. La contagiosità  della fratellanza

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La fratellanza nel genere umano, quando il carattere spirituale della personalità fondamentale non è troppo attanagliano da logiche materialiste, ormai da tempo imperanti nella trama e l’ordito  della tendenza culturale generale , respira in modo autonomo, ha vari e vivi colori e si manifesta libera e spontanea, con una contagiosita’ epidemica senza eguali.
La maggior parte dei popoli della Terra, immediatamente dopo la fine degli orrori della seconda guerra, si è raccolta con un grido di VITA attorno ai trenta articoli della Dichiarazione Universale, che furono all’unanimita’ riconosciuti come quei diritti e quelle libertà fondamentali, inalienabili, attribuite alla dignità degli esseri umani in quanto tali.
Un’ ulteriore testimonianza , fra le molteplici, in questi mesi di caos e sofferenza umana, viene data nel nostro paese dalla Comunità dei Sikh italiana, che ha iniziato una campagna di raccolta fondi fra i loro stessi membri, da devolvere in soccorso delle emergenze in corso, e sono decine le migliaia di euro già versate nel conto corrente solidale che saranno destinate al nostro personale sanitario in prima linea e ai pazienti più bisognosi.
Ognuno dei trenta milioni di Sikh nel mondo, la mattina appena alzato, dedica una preghiera di benevolenza e di condivisione di felici auspici a tutte le persone, sia del loro Paese che di quelli in cui sono ospitati, come insegno’ molto saggiamente il fondatore della loro religione Guru Nanak Dev cinque secoli fa nel Punjub, la culla dei Sikh, a riprova del fatto che tutte le religioni sono meritevoli di rispetto per la nobiltà d’intenti che le accomuna.
Riportando le parole del loro portavoce Karam Jit Singh Dhillon : “nel vostro Bel Paese, contiamo circa 100.000 connazionali Sikh.
Siamo sempre stati ben accolti e di questo siamo grati al popolo italiano al quale manifestiamo la nostra fratellanza, le nuove generazioni Sikh si stanno ben integrando frequentando le buone scuole presenti in tutto il territorio.
Cerchiamo di fornire nella maggior parte della penisola la nostra esperienza e abilità lavorativa in agricoltura, nelle fabbriche e nel commercio e diversi laureati sono in grado di contribuire con profitto anche negli altri ambiti del vivere sociale e civile. Siamo vicini ai fratelli italiani, sentendoci sulla stessa barca e provando a partecipare anche noi a migliorare di quel poco le cose, con il nostro gesto di amicizia e solidarietà “

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