Premio Pimentel Fonseca a Hèlena Maleno

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E’ stato consegnato a Helena Maleno, giornalista, ricercatrice e attivista spagnola specializzata sui temi della immigrazione il Premio Pimentel Fonseca, quinta edizione, prologo del Festival dedicato al giornalismo civile “Imbavagliati” ideato e diretto da Désirée Klain. La cerimonia si è svolta al Pan | Palazzo delle Arti Napoli. ”È un onore per me, il giornalismo è importante nel lavoro per i diritti umani perché dà visibilità”, ha detto Maleno che vive in Marocco dove denuncia episodi che coinvolgono migranti alle frontiere spagnole del sud e lavora per supportare le comunità sub-Sahariane. Come attivista, inoltre, usa i social network quotidianamente per segnalare le imbarcazioni alla deriva o chi varca il confine, coordinandone il salvataggio.

Nei suoi confronti è in atto un procedimento giudiziario. “Un processo lungo – spiega – due Paesi diversi hanno già stabilito la mia innocenza, abbiamo vinto due cause ma continuiamo ad essere criminalizzati, premi come questo proteggono i difensori dei diritti umani, ci sentiamo più tutelati”. Premio Pimentel Fonseca Honoris Causa è stato assegnato alla comandante tedesca della Sea-Watch Carola Rackete, intervenuta con un videomessaggio di ringraziamento indirizzato all’organizzatrice e al sindaco di Napoli. “Il mio equipaggio non ha salvato la vita a migranti o rifugiati, abbiamo salvato la vita di esseri umani. È la legge del mare condurre chiunque abbia bisogno di soccorso in un porto sicuro, a prescindere dalla razza, la classe sociale o il genere. Noi non abbiamo ragioni per chiedere passaporti o i motivi del loro viaggio. Come volontaria per il soccorso in mare, non e’ il mio lavoro pensare a un giusto sistema di ricollocazione in Europa per affrontare una crisi del genere. Ma come cittadina europea, è mio dovere denunciare le ingiustizie, per rendere il potere politico più consapevole e perché si prenda le sue responsabilita’ nei confronti della società in cui viviamo”. “Due donne coraggiose” ha commentato Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, che ha consegnato il premio. Madrina della serata, Marisa Laurito. Dal presidente della FNSI, Giuseppe Giulietti, è stato lanciato un appello al Governo per “una legge contro i bavagli”. Non solo contro le “querele temerarie”, ma anche contro chi “attenta al diritto di cronaca, minacciando o aggredendo un giornalista”.

Intervenuti anche Nino Daniele, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune, Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Claudio Silvestri, segretario del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania. Helena Maleno, nella mattinata, ha deposto fiori sulla tomba di Eleonora Pimentel Fonseca alla Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore insieme con l’assessore Nino Daniele. La manifestazione in onore della ‘giacobina’ napoletana è promossa dal sindaco di Napoli, dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune e dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, ed è realizzata dall’associazione “Periferie del mondo – Periferia immaginaria”. Le protagoniste del premio sono ogni anno giornaliste e attiviste che lavorano in difesa dei diritti civili, nell’ albo d’oro la giornalista russa Oksana Chelysheva, collaboratrice della ‘Novaya Gazeta’ dove lavorava con Anna Politkovskaja, Djimi Elghalia attivista per i diritti del popolo Saharawi,Pilar Bardem, attrice premio Goya attivista, la maltese Caroline Muscat,Olga Rodriguez, spagnola.


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