Nastri d’argento.  Il SNGCI incorona “Sulla mia pelle” e con 11 candidature “Il traditore”

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MAXXI pieno per la festa delle candidature ai Nastri d’Argento del cinema italiano, per l’evento c’è il gota del nostro cinema e il gota del giornalismo culturale. Il SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici – 73 anni nel 2019, associa le firme del giornalismo cinematografico di carta stampata, radio, tv e web, guidato da un Direttivo Nazionale, eletto dagli iscritti. Le “cinquine” dei candidati sono state scelte quest’anno, come i premi speciali, dal Direttivo presieduto da Laura Delli Colli e composto da: Fulvia Caprara (vicepresidente), Oscar Cosulich, Paolo Sommaruga, Stefania Ulivi, Romano Milani (Segretario generale) e Franco Mariotti (Sindaco). Li affiancano nel Consiglio Nazionale con Titta Fiore e Maurizio Turrioni (rispettivamente delegati per l’area Sud e Nord del Sngci), Maurizio di Rienzo, delegato per documentari e cortometraggi, Fabio Falzone e Susanna Rotunno (tv) e Miriam Mauti (web). Del Consiglio fanno parte l’ex presidente Mario Di Francesco e Carlo Muscatello in rappresentanza della FNSI.

Una grande festa del Cinema, con oltre 500 protagonisti e molte presenze istituzionali, per siglare un momento importante della stagione che quest’anno non chiude per ferie grazie all’impegno di ‘Moviment’ – un progetto dell’intera filiera industriale che i Giornalisti Cinematografici sostengono proprio con i Nastri. 

Laura Delli Colli apre con la premiazione del ‘Film dell’Anno’: Sulla mia pelle di Alessio Cremonini. “Un film necessario, emozionante, coraggioso che, oltre il valore artistico, ha impresso una svolta determinante nel ‘caso’ anche giudiziario della tragica, sconvolgente vicenda di Stefano Cucchi”, recita la motivazione dei Giornalisti Cinematografici che sottolineano “il valore di una ricostruzione oggettiva che, oltre la battaglia per la verità di Ilaria Cucchi, ha messo in scena con toccante semplicità anche il racconto del dramma privato di una famiglia che, nella sua sofferenza, non si è mai arresa.”

E’ Il traditore di Marchio Bellocchio con protagonista uno straordinario Pierfrancesco Favino, che racconta di Tommaso Buscetta, Giovanni Falcone e il Maxiprocesso di Palermo (film bello e importante anche se sulla Croisette non ha avuto riconoscimenti. Come ha detto lo stesso Alejandro Iñárritu, Presidente di giuria, i riconoscimenti dati a Cannes riflettono l’opinione di poche persone) il più candidato di sempre ai Nastri d’Argento con ben undici nomination.

Seguono con 8 nomination ciascuno, Il primo Re di Matteo Rovere, La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi e Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis.

Tallona con 7 nomination Euforia di Valeria Golino, in gara per la migliore regia. Sono 7 anche le nomination per Capri-Revolution di Mario Martone.

E ancora con 4 nomination, Suspiria, Il Campione e Moschettieri del re – La penultima missione e con 3 candidature Ma cosa ci dice il cervello, Ricordi? Troppa grazia e Una storia senza nome.

In particolare ecco le nomination di attrici e attori: Alessandro Borghi (Il primo re), Andrea Carpenzano (Il Campione), Pierfrancesco Favino (Il traditore), Marco Giallini e Valerio Mastandrea (in coppia per Domani è un altro giorno) e Riccardo Scamarcio (Euforia, Il testimone invisibile, Lo Spietato) sono candidati come migliori protagonisti. Per Anna Foglietta (Un giorno all’improvviso), Marianna Fontana (Capri-Revolution), Micaela Ramazzotti (Una storia senza nome), Thony (Momenti di trascurabile felicità) e Pina Turco (Il vizio della speranza) le nomination delle protagoniste. Non protagonisti 2019 Stefano Accorsi (Il Campione), Alessio Lapice (Il primo Re), Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane (Il traditore), Edoardo Pesce (Non sono un assassino).

Attrici non protagoniste invece Marina Confalone (Il vizio della speranza), Isabella Ferrari (Euforia), Anna Ferzetti (Domani è un altro giorno), Valeria Golino (I villeggianti) e Maria Paiato (Il testimone invisibile).

Per la commedia i cinque titoli sono: Bangla di Phaim Bhuian, Bentornato Presidente di Giancarlo Fontana e Giuseppe G.Stasi, Croce e delizia di Simone Godano, Dolceroma di Fabio Resinaro e Troppa Grazia di Gianni Zanasi. Candidature per attrici e attori (protagonisti e non) di commedia: con Stefano Fresi (protagonista in C’è tempo, nominato anche perL’uomo che comprò la luna e Ma cosa ci dice il cervello), la coppia Paolo Calabresi-Guglielmo Poggi di Bentornato Presidente, Fabio De Luigi (10 giorni senza mamma, Ti presento Sofia) e, anche loro in coppia, Fabrizio Bentivoglio e Alessandro Gassmann per Croce e delizia.

In cinquina tra gli esordienti – Margherita Ferri con Zen sul ghiaccio sottile e Michela Occhipinti con Il corpo della sposa’ insieme a Il Campione di Leonardo D’Agostini, Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio e Ride, debutto alla regia di Valerio Mastandrea

Premio Speciale va a Dafne di Federico Bondi, prodotto da Vivo Film con Rai Cinema e la collaborazione di Istituto Luce Cinecittà. Ed infine il riconoscimento al miglior ‘cameo’ dell’anno ad Adriano Panatta nella parte di se stesso ne La profezia dell’armadillo, un’apparizione divertente diventata virale a tempo di record.


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