Questore di Bergamo, togliere quel lenzuolo è un abuso

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Questore di Bergamo, Maurizio Auriemma,
le scrivo perché ritengo una grave violazione alla libertà di pensiero la sua iniziativa per far rimuovere un telo con la scritta “Non sei il benvenuto”, esposto in occasione della presenza di Matteo Salvini, nella sua qualità di capo di un partito in campagna elettorale. Questa frase non contiene insulti, né incita alla violenza, ma è una civile manifestazione di dissenso, tanto che lo stesso destinatario non ne ha ravvisato alcun contenuto offensivo o sovversivo . Pertanto, la motivazione di rischio di turbamento dell’ordine pubblico che lei ha addotto – tanto da impegnare persino i Vigili del Fuoco per la rimozione d’urgenza di questo innocuo telo – è inconsistente.

Questore Auriemma, questo suo comportamento è quindi un abuso.
E chiedo – in primis al Ministro dell’Interno che legge per conoscenza – che come tale venga sanzionato in via disciplinare e penale dalle rispettive competenti autorità, in quanto lesivo del diritto di libera espressione del pensiero “con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (anche con un lenzuolo, ndr)”, come recita l’art. 21 della  Costituzione, testo sacro della comune dignità, verso il quale non è ammissibile la benché minima violazione.

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