Compagnia Mauri Sturno. Applausi a una riduzione de “Il mercante di Venezia” divertente e attualizzata

0 0

La storia de “Il mercante di Venezia” si svolge nei due luoghi pensati da Shakespeare: Venezia e l’Isola immaginaria di Belmonte, la prima simbolo di traffici legati al denaro e di tribunali che ne regolano i conflitti; la seconda di leggerezza, serenità del vivere, possibilità di gioco e di amore.  Sono a confronto due culture: quella di Antonio, mercante cristiano che vive rischiando la sua fortuna e quella dell’usuraio ebreo Shylock. Si fronteggiano la generosità di Antonio e l’avarizia di Shylock, senza dimenticare l’importanza dell’ambiente nel fomentare pregiudizio e odio: Antonio e i suoi amici hanno un comportamento razzista nei confronti dell’ebreo, aggravano lo scontro e inducono l’usuraio a vendicarsi delle crudeltà subite. Violenza chiama violenza: nell’accettare di prestare i soldi ad Antonio, in caso di mancato pagamento, Shylock chiede che la penale sia una libbra di carne del debitore. Come andrà a finire?

Ne “Il Mercante di Venezia” quel cupido, tipicamente shakespeariano, tesse scherzoso una trama di grandi amicizie e di amori. Tuttavia due fedi a confronto, un fallimento finanziario, un’abiura religiosa, un tradimento tra consanguinei, potrebbero essere quanto basta per una tragedia.  La sapienza dell’adattamento e della regia di Ilaria Testoni è di aver saputo estrapolare dalla tragicommedia del Bardo gli aspetti più ironici, sicché in sala il pubblico si diverte, ride e alla fine applaude con vigore.

Gli attori per tutto il tempo restano sul palco, entrando e uscendo dal cono dei riflettori, allegoria di ciò che siamo: maschera recitata e all’interno ombra di cui non abbiamo consapevolezza, ma anche utile disposizione scenica che movimenta una scenografia statica, riempita di significati attraverso il gioco delle luci. Molto bravo Mauro Mandolini, nella parte del protagonista Shylock, degnamente affiancato dalla promettente compagnia di giovani. Ben fatto e godibile “Il Mercante di Venezia”, portato in scena dalla Mauri Sturno che, con un cast affiatato sorregge e rispetta questa commedia shakespeariana, rappresentata intorno al 1600, della quale l’attuale allestimento con costumi del 1900 è utile a rilevare come non sia legata all’epoca in cui fu scritta, ma resta (purtroppo) senza tempo.

 

Il Mercante di Venezia

di William Shakespeare

adattamento e regia Ilaria Testoni

con

Mauro Mandolini, Barbara Lo Gaglio, Laurence Mazozni, Ilaria Amaldi,

Giuseppe Renzo, Roberto Di Marco, Francesca Dinale, Marina Parrulli

Per i 50 anni de “Il Mercante di Venezia” con Glauco Mauri nei panni di Shylock, il

progetto giovani della Compagnia Mauri Sturno riporta in scena il capolavoro di

Shakespeare


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21