Incontro con Di Maio, FNSI: «Non consentiremo ai 5 Stelle di strumentalizzare i giornalisti precari»

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«Non consentiremo al Movimento 5 Stelle di strumentalizzare i giornalisti precari per fare propaganda. Rispondere all’invito del ministro Di Maio sarebbe un atto di sottomissione a chi insulta i cronisti, si augura la distruzione di aziende e posti di lavoro e non muove un dito contro lo
sfruttamento dei giornalisti precari. È questa la vera vergogna: se ne faccia una ragione il sottosegretario Di Stefano. Da giornalista precario, insieme con altri colleghi, sarò davanti al ministero dello Sviluppo economico il prossimo 10 dicembre per smascherare il bluff di Di Maio. Se vuole un confronto serio e costruttivo, cominci a sostenere gli emendamenti alla legge di Bilancio per contrastare il lavoro precario, a rinunciare all’azzeramento del fondo per l’editoria e a chiedere scusa pubblicamente per gli insulti. Se il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato
costretto in meno di due mesi a intervenire per ben sette volte in difesa della libertà di stampa, evidentemente, qualche problema c’è». Lo afferma, in una nota, Mattia Motta, vicesegretario della FNSI e presidente della Commissione nazionale lavoro autonomo.


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