In tanti a Rovigo per onorare la memoria di Giacomo Matteotti

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Un centinaio di persone, nonostante la pioggia, nella mattinata di oggi, domenica 25 novembre 2018, ha voluto onorare a Rovigo la memoria di Giacomo Matteotti, lasciando decine di rose o garofani rossi sul monumento al dirigente socialista polesano, assassinato dai fascisti nel 1924. Una risposta decisa, nata spontaneamente con un giro di messaggi telefonici, al volantinaggio organizzato ieri da Casapound proprio davanti alla grande scultura commemorativa realizzata da Augusto Murer nel 1978, esattamente quarant’anni fa. Del resto, l’iniziativa dei “fascisti del terzo millennio”, autorizzata dall’amministrazione comunale per l’occupazione del suolo pubblico, è stato visto da molti cittadini come un’oltraggiosa provocazione che non poteva essere fatta passare sotto silenzio. A dare voce alle ragioni dell’iniziativa gli interventi di Giancarlo Moschin, presidente dell’associazione Giacomo Matteotti, e di Piero Colombo, segretario generale della Cgil polesana. Plurale la presenza del mondo associativo con rappresentanti di vari soggetti tra cui Anpi, Arci, Articolo 21, Aicvas, Centro documentazione polesano, delegazioni di forze politiche (Pd, Mdp, Prc, Psi, Si), ma anche diverse famiglie o singoli cittadini che, pur non appartenendo a schieramenti o gruppi specifici, hanno voluto testimoniare la lealtà e il legame con la Costituzione repubblicana che ha nell’antifascismo uno dei propri capisaldi e nell’edificazione di una democrazia progressiva del lavoro un obiettivo. L’appuntamento odierno, nelle intenzioni dei promotori, non resterà un caso isolato. Molti partecipanti hanno manifestato la volontà a impegnarsi con continuità per dare vita a una rete costituzionale e antifascista tra le associazioni e i cittadini che possa produrre con sempre maggiore stabilità attività e iniziative di promozione sociale e culturale. 


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