“Statemi Accanto”: tutti con Paolo  Borrometi, testimone contro la mafia

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Lunedì 11 giugno, alle 11, si terrà a Siracusa l’udienza del processo contro Francesco De Carolis. Paolo Borrometi,  direttore del sito LaSpia.it e collaboratore dell’Agi, testimoniera’.De Carolis è accusato dalla procura distrettuale antimafia di Catania di minacce gravi e violenza privata nei confronti di Borrometi, aggravate dal metodo mafioso e per  aver agevolato il clan al quale appartiene il fratello Luciano,  condannato con sentenza passata in giudicato per associazione mafiosa al clan Bottaro-Attanasio, omicidio e altri reati.
Fuori dal tribunale,  alle 10, ci sarà   un presidio e una   conferenza stampa per solidarietà  e vicinanza. Ci saranno   il presidente della FNSI, Giuseppe Giulietti, i rappresentanti di Usigrai, Associazione Stampa Siciliana, Ordine nazionale e Ordine regionale dei giornalisti, Libera, Cgil, Articolo21 .
Paolo in un post su fb ha chiesto di stargli accanto. Fisicamente  e moralmente.
Perché  non é  facile. Non lo potrà  mai essere.
Tesrimoniare contro la mafia  comporta  coraggio, invoca  paura, gela il sangue  e fa riflettere. Tutto questo terremoto emotivo va condiviso  perché  diventi  forza. E tutti dovremmo essere li. In ogni modo.  Con un gesto, una parola, una canzone, un disegno.  Col silenzio  e con le urla.

A novembre  2017  Francesco De Carolis ha inviato un messaggio audio al giornalista contenente queste frasi  frasi:
“Gran pezzo di merda, appena vedo di nuovo la mia faccia, di mio fratello che oggi è la corona della mia testa, in un articolo tuo, ti vengo a cercare fino a casa e ti massacro. E poi denunciami sta minchia, con le mani non c’è il carcere, pezzo di merda te lo dico già subito”.
Questa é  la mafia che non muore se non la si combatte.
L’Unione cronisti sarà  fianco di
Paolo Borrometi a Siracusa.
Paolo Borrometi scrive si fb:
“Strigetevi a me lunedi. Ne ho bisogno “.
Paolo, non sa che intorno a se’ ha già  tutti noi, che la mafia la schifiamo e crediamo ancora  nella giustizia.
Scriviamo una bella pagina dell’Italia contro la mafia. Azzeriamo la paura.
Facciamo scudo intorno a Paolo  che ha scelto di dire la verità  e vive sotto scorta. Paolo non é  uno che ha denunciato  per se stesso. Lo ha fatto in nome della libertà.  Domani vinca la voce  non il silenzio. E che in solitudine restino i mafiosi.
Forza Paolo.  Coraggio. La tempesta passerà  e torneremo a  sorridere.

Foto: Vincenzo Aiello


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