La Procura Generale si opponga alla riabilitazione di Berlusconi
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La riabilitazione di Berlusconi da parte del Tribunale di Sorveglianza appare carente nelle motivazioni e quindi inficiabile. Si guarda alla pena scontata, ma non alle pesanti dichiarazioni di disprezzo che il pregiudicato ha rivolto in questi anni alla magistratura, a cui ha sempre negato il rispetto dell’imparzialità quando lo ha condannato (“sentenze ad orologeria”, “toghe rosse”, “uso politico della legge”…), arrivando persino a qualificarla – mentre scontava la pena – come “plotone di esecuzione”. Ad altri cittadini non miliardari sarebbe consentito tanto vilipendio?