Cannes 2018. “Grans”, un film insolito, ha vinto “Un certain regard”

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CANNES (nostro inviato) Grans o anche Border, ovvero Confine, è un thriller, un fantasy, a tratti ironico, paradossale e grottesco: l’aggettivo più semplice a definirlo è “strano”. Opera seconda dell’iraniano Ali Abbasi, ha vinto il premio quale miglior film nella sezione parallela “Un certain regard”, molto importante perché addita i nuovi grandi autori.

Racconta di Tina, una doganiera molto brutta e quasi animalesca, che ha la facoltà di scoprire i traffici di contrabbando con l’olfatto, esattamente come farebbe un segugio.  Tina non percepisce soltanto gli odori, con il suo infallibile fiuto capta anche gli stati d’animo e sbarra la strada ai malintenzionati. Grazie al suo superpotere è riuscita persino a mettere la polizia sulle tracce di una banda di pedofili. Tina vive con un uomo con il quale non vuole rapporti sessuali, finché un giorno incontra Vore, un tipo indefinibile, che si ciba di vermi e che lei, nonostante il suo “naso”, non riesce a collocare. Un diverso che cambierà la sua vita …

Il fascino dell’opera sta nella singolare, misteriosa evocazione di linee di confine tra umano e non umano, istinto e cultura, bene e male. Immerso in una scenografia nordeuropea di traghetti che arrivano e partono, personaggi che si muovono in boschi spettacolari e talvolta spettrali, certamente sorprendente, è un film originale, che coniuga tenerezza, dolore e violenza.

La giuria di Un Certain Regard é stat presieduta da Benicio Del Toro, dalla regista e autrice palestinese Annemarie Jacir, dal regista russo Kantemir Balagov, dall’attrice francese Virginie Ledoyen e dal direttore esecutivo del Toronto Film Festival Julie Huntsinger. Ecco tutti i film premiati

MIGLIOR FILM
Grans di Ali Abbasi

PREMIO DELLA GIURIA
The Dead and The Others di João Salaviza e Renée Nader Messora

MIGLIOR REGISTA

(Donbass)

MIGLIOR ATTORE
Viktor Polster (Girl)

MIGLIOR SCENEGGIATURA
Meryem Benm’Barek (Sofia)


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