Libri. “Ecce donna” di Valeria Moretti. Recensione

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E’ appena stato pubblicato dalla casa editrice Persone di Parola “Ecce donna”, raccolta di racconti della commediografa e scrittrice Valeria Moretti, ritratto d’icone femminili, esistite o virtuali, colte nei momenti più efficaci e nella loro essenza.

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“Ecce donna” narra di “Madama la Potentissima Principessa Madamigella Cristina, per grazia di Dio e volontà del popolo Regina di Svezia, dei Goti e dei Vendi, Granduchessa di Finlandia, Duchessa di Estonia, Signora d’Ingria e di Carelia…” che, nel XVII secolo fu indipendente al punto da destare scandalo: dopo aver deluso la corte per il solo fatto di nascere femmina, amò più studiare che ricamare e avrebbe voluto diventare un esperto spadaccino. Non bella e di grande temperamento, rinunciò al trono e non si sposò, sfidando le regole dei suoi contemporanei.

Prosegue con Alice Pleasance, bambina ispiratrice di “Alice nel paese delle meraviglie”, musa del reverendo Charles Lutwidge Dodgson, alias Lewis Carroll, che durante una gita in barca inventò per lei uno dei più grandi classici destinati all’infanzia. Il cameo letterario di Valeria Moretti presta parole e corpo alla reale Alice Liddel, dando voce all’interiorità della piccola amica dell’autore.

Santa Teresa d’Avila, vissuta nella prima metà del secolo sedicesimo, grande riformatrice dell’ordine Carmelitano, il cui capolavoro spirituale è “Il castello interiore” nel quale paragona la nostra anima a un maniero con molte dimore, cui si entra attraverso la preghiera che conduce all’unione con Dio.  Valeria Moretti ne ricostruisce il percorso psicologico facendole, tra l’altro, dire: “Ero indecisa. Mi spaventava farmi monaca, ma anche il matrimonio non mi allettava” .

E poi arriva Minnie, compagna di Topolino creata da Walt Disney a misura di “maschio”. Valeria Moretti le fa dire con riferimento a… Continua su dazebao


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