Inpgi, confermata la ‘una tantum’ alle pensioni più basse. Il contributo sarà erogato con le tredicesime

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Le risorse arrivano dal Fondo di perequazione istituito dal contratto sottoscritto nel 2009 da Fnsi e Fieg. Interessati 55 pensionati in più rispetto al 2016. La presidente Macelloni: «L’intervento reso possibile grazie alla solidarietà intergenerazionale dei colleghi attivi».
Il Consiglio di amministrazione dell’Inpgi ha deciso di erogare anche per il 2017, e quindi per il quinto anno consecutivo, un importo ‘una tantum’ sulle tredicesime utilizzando l’apposito Fondo di perequazione costituito in occasione del rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico del 2009 e alimentato con un contributo di 5 euro mensili versato dai giornalisti attivi.

«Nonostante la diminuzione del numero degli occupati – precisa una nota dell’istituto – il Comitato tecnico Fnsi/Inpgi che si occupa della gestione del Fondo di perequazione, nella riunione del 23 novembre scorso ha proposto di confermare i criteri di erogazione precedentemente adottati».

Dunque per i pensionati diretti che percepiscono dall’Inpgi un assegno fino a 2500 euro mensili è in arrivo una “una tantum” pari a 2mila euro lordi; per i pensionati superstiti che percepiscono un importo pensionistico fino a mille euro lordi mensili la ‘una tantum’ sarà pari a 1500 euro lordi.

«Nel 2017 – prosegue la nota dell’ente – saranno complessivamente 55 i nuovi destinatari dell’una tantum. Poiché il Fondo di perequazione ha lo scopo di contribuire alla perdita del potere d’acquisto che subiscono i trattamenti pensionistici nel corso del tempo, la suddetta erogazione sarà applicata alle pensioni in essere alla data del 31 dicembre 2016».

Dall’erogazione sono stati esclusi i giornalisti titolari dei seguenti trattamenti: anzianità contributiva Inpgi inferiore a 10 anni; pensioni non contributive; beneficiari di assegni di superinvalidità e contributo per case di riposo; pensioni a superstiti riferite a posizioni con anzianità contributiva Inpgi inferiore a 10 anni.

«Anche quest’anno – ha commentato la presidente Marina Macelloni – l’Istituto ha deciso di tutelare i colleghi che percepiscono pensioni basse; tale intervento è stato reso possibile grazie alla solidarietà intergenerazionale dei colleghi attivi».


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