In ricordo delle vittime Alla MeMo le parole di Daria Bonfietti per raccontare della strage di Ustica. Fano, 12 maggio

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L’ultimo appuntamento della rassegna “Con le parole giuste – le parole della giustizia nella filosofia, nella letteratura, nella società” è dedicato come di consueto alla parola “vittime”. L’ospite di questo incontro, in programma per venerdì 12 maggio alle 18.00 alla Mediateca Montanari di Fano, sarà Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica. Martedì 9 maggio dalle ore 17.00, sempre alla MeMo, ci sarà un ciclo di cortometraggi curato da Fiorangelo Pucci. Dal 2007 la Repubblica italiana ha riconosciuto il 9 maggio, anniversario dell’uccisione di Aldo Moro, quale Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice. Ogni anno la rassegna “Con le parole giuste” dedica un appuntamento alla parola “vittime” e in questa edizione si concentra sulla strage di Ustica. Trentasette anni fa, in quella sera del 27 giugno 1980, un aereo della compagnia Itavia, che da Bologna avrebbe dovuto raggiungere l’aeroporto di Palermo con a bordo 81 persone, sparisce dai radar e si perde in mare. Dopo le prime ipotesi, che anche i media riportavano, di collisione, missile, bomba o cedimento strutturale, questa strage cade nel dimenticatoio fino al 1986, quando Daria Bonfietti, sorella di una delle vittime, inizia la sua battaglia; si forma così il Comitato per la verità su Ustica che invia un appello al Presidente della Repubblica chiedendo di far luce sulla vicenda. Nel 1988 Daria Bonfietti fonda anche l’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica. Le indagini procedono a rilento e bisognerà aspettare il 1999 quando la Sentenza-ordinanza del giudice Priore afferma che “l’incidente è occorso a seguito di azione militare di intercettamento”. Quella notte, infatti, è accertato che vi siano velivoli francesi, americani, inglesi, belgi e forse libici.

Il processo, iniziato nel 2000, contro i vertici dell’Aeronautica militare, precedentemente rinviati a giudizio per alto tradimento, nel 2007 termina portando all’assoluzione di tutti gli imputati anche per prescrizione. Nel 2008 la Magistratura riapre l’indagine dopo le dichiarazioni di Francesco Cossiga, che attribuiscono la responsabilità dell’abbattimento ai francesi. «La mia è stata una lunga battaglia per la verità e la giustizia» ha dichiarato Daria Bonfietti, «per spazzare via quella cappa di silenzio che era calata sulla vicenda e per contestare la versione ufficiale data dalle istituzioni che parlava di “cedimento strutturale”. I risvolti e l’epilogo, sebbene non ancora definitivo, della vicenda possono apparire come una sconfitta, ma in mezzo ci sono tante vittorie conquistate, come il rinvio a giudizio per alto tradimento da parte del giudice Priore per i generali e gli ufficiali, tanti tasselli che hanno portato a galla una verità che in molti volevano nascondere, poiché “indicibile” era quello che doveva succedere quella notte nei nostri cieli.» Dal 1988, l’Associazione fondata dalla Bonfietti ha lavorato pazientemente raccogliendo i materiali relativi alla vicenda giudiziaria e all’attività della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia districandosi tra depistaggi, false verità, prove occultate e menzogne di uomini degli apparati dello Stato. Di questo e di molto altro si parlerà il 12 maggio a Fano. L’incontro dedicato alla parola “vittime” sarà introdotto nella giornata del 9 maggio, dalle ore 17.00 alla Mediateca Montanari, dalla proiezione di cortometraggi selezionati da Fiorangelo Pucci, direttore artistico del Fano International Film Festival, ispirandosi alle tematiche affrontate durante la sesta edizione della rassegna “Con le parole giuste”. Questi i titoli scelti: Una bellissima bugia di Lorenzo Santoni, Quasi eroi di Giovanni Piperno, Next floor di Denis Villeneuve, Bevitori di stelle di Benni Piazza, Schengen di Annarita Zambrano.

Daria Bonfietti è laureata in Scienze Politiche e ha insegnato Economia e Diritto nelle scuole di Bologna. Nella strage di Ustica, ha perso il fratello Alberto, di 37 anni, e nel 1988 ha fondato, diventandone presidente, l’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica. Dal 1994 al 1996 è stata Deputato del Partito Democratico della Sinistra e segretario della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo; nel 1996 è stata eletta al Senato, dove vi rimarrà fino al 2006, diventando componente delle Commissioni permanenti per gli Affari esteri ed emigrazione, Finanze e tesoro, della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani e della Delegazione italiana all’Assemblea parlamentare dell’Organizzazione per la sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE). Nel 2007 ha inaugurato a Bologna il Museo per la Memoria di Ustica.

Fiorangelo Pucci è docente di Storia critica del cinema presso l’Università degli Studi di Urbino. Dopo la laurea sul cinema di Marcel Carné e il realismo poetico francese, si è appassionato al cinema muto delle origini e i suoi studi sul tema lo hanno portato alla pubblicazione di 1896/1914 Materiali per una storia del cinema dalle origini (Torino, 1981) e Il gabinetto del dottor Caligari (Fano, 1995), sceneggiatura originale definitiva dell’omonimo film tedesco del 1919. Nel 1989 ha ideato il Fano International Film Festival, rassegna internazionale di registi indipendenti che si dedicano al cortometraggio, e da allora ne è il direttore artistico.

Nono appuntamento della rassegna “Con le parole giuste” Vittime: per non dimenticare
Martedì 9 maggio – ore 17.00, Mediateca Montanari Ciclo di cortometraggi a cura di Fiorangelo Pucci
Venerdì 12 maggio – ore 18.00, Mediateca Montanari Incontro con Daria Bonfietti


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