Il “pasticcio” dei Fondi sociali, dove e quando il reintegro?

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I 210 milioni promessi dal governo, per reintegrare il Fondo politiche sociali e il Fondo non autosufficienza, non compaiono nella “manovrina” appena approvata. Fish: “Governo non mantiene la parola”. Comitato 16 novembre: “No allarmismi, non si è mai parlato di inserimento nella manovrina”

ROMA – L’allarme corre in rete: i fondi sociali, tagliati e poi reintegrati dal governo, non sono stati ancora ripristinati. Nessuna notizia su dove e quando avverrà lo stanziamento delle risorse riassegnate al sociale, dopo il tentativo di taglio e il successivo ripensamento di governo e regioni. Un’occasione, intanto, è andata persa: la “manovrina”, ovvero il decreto legge 50/2017 pubblicato in Gazzetta il 24 aprile scorso, non contiene traccia dei 210 milioni mancanti. E questo allarma soprattutto Fish, che in una nota denuncia: “Ci si aspettava che nel maxi-decreto il governo avrebbe previsto 210 milioni di euro per integrare i recenti tagli, che hanno ridotto ad un terzo il Fondo nazionale per le politiche sociali; come pure i 38 milioni per garantire l’assistenza e il trasporto degli alunni con disabilità nel prossimo anno scolastico. Queste almeno erano le promesse che il governo aveva assunto con le Regioni, affinché queste da parte loro integrassero il Fondo per la non autosufficienza per 50 milioni di euro, riportandolo a 500. Ma niente di tutto ciò”.

Critico dunque il presidente Vincenzo Falabella: “La vicenda dei Fondi Sociali e del loro aumento, poi del loro taglio, quindi della loro reintegrazione, degli accordi fra Stato e Regioni per recuperare la dovuta capienza sembra non avere mai fine, ingenerando un clima a dir poco imbarazzante. Oltre ad augurarci che il Parlamento ripari a questa bizzarra dimenticanza, restituendo un senso alla lealtà dei confronti istituzionali, confidiamo che le Regioni, forti della lacuna del Governo, ritirino la loro disponibilità frutto di una specifica e documentata intesa”.

Niente allarmismi”, chiede da parte sua il Comitato 16 novembre, “forte di una responsabilità che ha nei confronti della disabilità tutta”. E ricorda che “al Tavolo per la non autosufficienza, il Governo ha preso un impegno ben preciso, ma mai è stata definita la fonte di prelievo delle risorse mancanti, né mai citato lo strumento legislativo col quale procedere per il reintegro delle stesse. Non si è mai parlato di inserimento nella Manovrina – precisa il Comitato Pertanto, certi che le risorse mancanti per cui il governo si è impegnato, derivano da residui che vanno ricercati al di fuori della Manovrina, attendiamo che il governo stesso comunichi con quale altra azione recupererà quanto stabilito al Tavolo per la non autosufficienza”. (cl)

Da redattoresociale


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