Gabriele del Grande sia immediatamente rimesso in libertà e torni a casa

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Buongiorno a tutti voi! Grazie agli organizzatori del prestigioso premio Lucchetta, grazie alla FNSI  e al suo instancabile Presidente Beppe Giulietti per stare al fianco di  Gabriele del Grande, privato della liberta’ personale dal 9 aprile scorso ed  attualmente trattenuto nel centro di detenzione amministrativa di Mugla in  Turchia e per sostenere la battaglia dei familiari, degli amici e dei legali  affinche’ sia rimesso quanto prima in liberta’.

La vostra solidarieta’, direi il vostro affetto, sono indispensabili.  D’altronde dare voce a chi non puo’ averne e’ uno degli aspetti più nobili  della professione di giornalista e voi lo sapete bene.  Vi chiediamo di fare Vostre le nostre istanze rivolte alle nostre istutuzioni  e alle autorita’ Turche e di non smettere di fare sentire il vostro impegno e  la vostra determinazione affinche’ sia restituita la liberta’ a Gabriele, fin  quando non tornera’ a casa.  Queste sono le nostre richieste:
Chiediamo che il console italiano possa parlare con Gabriele del Grande.
Chiediamo che un medico di fiducia della nostra ambasciata possa visitare  Gabriele e verificare le sue condizioni di salute.
Chiediamo che l’avvocato turco di nostra fiducia che si è gia’ recato a Mugla  per incontrare Gabriele sia messo nelle condizioni di effettuare il colloquio e  di accedere agli atti nonchè ricevere le informazioni relative ai motivi di  detenzione di Gabriele.
Chiediamo che Gabriele sia messo nelle condizioni di poter comunicare  costantemente con l’esterno ed in particolare con i suoi familiari ed i suoi  legali chiediamo che il ministro degli esteri turco presti fede a quanto promesso al  nostro ambasciatore e consegni entro oggi la nota verbale contenente le  indicazioni circa i motivi del fermo di Gabriele nonchè le tempistiche e le  modalità della sua espulsione verso l’Italia.

Chiediamo che sia immediatamente rimesso in libertà e che possa tornare a  casa. Gabriele è un figlio, un fratello, un compagno, un padre, un documentarista,  uno scrittore. Nessuna di queste attività può comportare la privazione della  libertà personale, in nessun Paese.

*Alessandra Ballerini, legale famiglia del Grande


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