Giulio Regeni, un anno fa la scomparsa. “Ora vogliamo la verità e la vogliamo tutta”

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“In questo anno intenso, terribile abbiamo visto tutto il male del mondo. Ora vogliamo la verità e la vogliamo tutta”. Così la famiglia Regeni nel primo anniversario della morte di Giulio. Già, perché a un anno di distanza dalla scomparsa Dal Cairo non c’è ancora una pista ritenuta credibile dagli inquirenti italiani. Un anno di omissioni, reticenze, depistaggi. Regeni omosessuale, Regeni tossicodipendente, Regeni e i suoi rapporti equivoci. Tutto falso e ordito solo per fuorviare le indagini.
Quasi tutti fallimentari i vertici che da aprile scorso si sono tenuti tra Roma e Il Cairo. La “piena collaborazione” garantita inizialmente dalle autorità egiziane è stata smentita nei fatti: l’invio dei tabulati telefonici e l’acquisizione delle immagini di alcune telecamere a circuito chiuso richieste dall’Italia sono state puntualmente negate e ai pochi testimoni, interrogati per ore dalla polizia egiziana, è stato concesso di parlare con gli investigatori italiani solo per alcuni minuti.  E solo 48 ore fa le autorità giudiziarie egiziane hanno concesso all’Italia di poter inviare degli esperti per recuperare materiale video legato alla vicenda del rapimento e dell’uccisione di Giulio.
Verità e giustizia. E’ ciò che chiedono familiari ed amici di Giulio e le tante associazioni che si sono da subito mobilitate. E sono oltre 20 le manifestazioni che si terranno in tutta Italia nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa.
Nonostante siano passati 365 giorni – scrive Amnesty International che ha promosso le iniziative – la verità sull’arresto, la sparizione, la tortura e l’uccisione del giovane ricercatore italiano è ancora lontana”.

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All’Università La Sapienza di Roma negli spazi esterni alle spalle del Rettorato (o in caso di maltempo nell’aula T1 della facoltà di Giurisprudenza, piazzale Aldo Moro 5), una manifestazione che si aprirà alle 12,30 con il saluto del Rettore, prof. Eugenio Gaudio, e sarà condotta da Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio 3. Interverranno tra gli altri Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia; Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana; Carlo Bonini, giornalista de La Repubblica.
La sera, nelle piazze di Fiumicello (la città dove Giulio era cresciuto), Roma (a San Lorenzo in Lucina) e altre città italiane tra cui Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Cento (Fe), Lecce, Napoli, Padova, Palermo, Pesaro, Pescara, Perugia, Pisa, Rovereto, Rovigo, Trento e Trieste verranno accese delle fiaccole alle 19.41, l’ora in cui Giulio Regeni uscì dalla sua abitazione prima della scomparsa.

Servizio di Stefano Corradino su Rainews24


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