Riduzione stipendio parlamentari, non è demagogia

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Consiglio per i parlamentari: non fate l’errore di definire “demagogica” la proposta di riduzione del vostro stipendio, che si discuterà domani in aula. Quella della eccessiva retribuzione dei politici è un nervo scoperto della pubblica opinione. E chi lo lasciasse al Movimento 5 Stelle, gli consegnerebbe l’esclusiva di una richiesta che preme da tempo.

Dedicarsi alla rappresentanza dei cittadini dovrebbe essere non occasione di arricchimento, ma massima espressione di servizio. Pertanto, sarebbe utile una retribuzione volutamente inferiore ad altre cariche pubbliche, in modo che chi si candidasse, potesse integrarla con una motivazione ideale.
Oggi, invece, se si entra nei partiti, è difficile trovare chi coltivi ideali. Purtroppo, la maggioranza degli addetti ai lavori, si annoiano se parli di valori. Molti – soprattutto i giovani con difficoltà di impiego – vedono la politica attiva come uno sbocco che richiede poca formazione e molta relazione. Così, la politica – con rare eccezioni –  nel tempo si è dequalificata. E le decisioni di persone inadatte si sono tradotte in leggi mal scritte e sprechi, per non parlare dell’infiltrazione corruttiva sempre più dilagante.
Per ritornare a politici autorevoli e alla buona politica, occorre mettere a dieta chi vuole servire il paese. Vedremo come voteranno i partiti. E soprattutto, chi avrà la faccia tosta di liquidare la questione come “demagogica”.

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