La prevalenza del cristiano e del cretino

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A distanza di pochissimo tempo dalla strage nella moschea irachena di Balad (8 luglio scorso 35 morti, oltre 70 feriti) ieri è succeduto scempio in altro luogo di culto in una cittadina poco distante dal capoluogo della Normandia.  Con armi da taglio (gli ormai) abituali psicopatici hanno ammazzato il sacerdote e ferito un fedele. E’ da ieri mattina che i giornali ne stanno parlando supportati da sinergia televisiva e web, a differenza di Balad passata a fondo pagina dopo qualche ora.

Da un po’ di mesi si cominciano ad avvertire gli echi delle persone di buona volontà che si oppongono alla mercificazione di stragi per serie A e per serie B. Sono persone che hanno fatto in fretta a realizzare che lo je suis porta da nessuna parte perché troppo circoscritto, dunque si sforzano per realizzare il nous sommes (tradotto in tutte le lingue del mondo). Il Vecchio prete straziato dagli umani bastardi era molto amato perché amabile, così come molti dei miliardi ospiti della Terra. Da ieri mattina sta (malcelato) prevalendo lo spiritello maligno che insinua  “la guerra tra religioni”.

«Vade retro satana» direbbe il buon Dio e i cristiani ne hanno le prove.
A tutti quelli che stanno facendo parte o stanno pensando di insinuarsi in quella prospettiva ricordo che quel vade retro è fatto riportato dagli evangelisti, non già contro il demonio formattato alla bisogna, bensì (Matteo 16,23): “…Gesù, voltatosi, disse a Pietro: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini…»

Riflettere su questo è bene universale, agnostici compresi.


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