“La Costituzione bene comune”. In un volume di novanta pagine tutte le ragioni del No alla “deforma” costituzionale Renzi-Boschi. Interventi di Azzariti, Besostri, Carlassare, Ferrara, Gallo, Grandi, Pace, Rodotà, Villone, Zagrebelsky

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Tutte le ragioni del No; un utile vademecum per informare e informarsi e per avere sempre una risposta pronta da contrapporre alle argomentazioni dei sostenitori del sì. Si intitola “La Costituzione bene comune” il volume, edito da Ediesse, che raccoglie gli interventi svolti durante l’assemblea dell’11 gennaio scorso convocata dal Comitato per il No al referendum costituzionale. Novanta pagine nelle quali sono spiegate, con competenza e passione, le ragioni di un’opposizione che non è ideologica, ma fondata su argomenti precisi, oggettivi, documentati. A spiegare perché bisogna votare No al prossimo referendum di ottobre (che non è una gentile concessione del governo, ma una chiara disposizione costituzionale) sono giuristi e costituzionalisti del calibro Gaetano Azzariti, Felice Besostri, Lorenza Carlassare, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Alfiero Grandi, Alessandro Pace, Stefano Rodotà, Massimo Villone, Gustavo Zagrebelsky.

La “deforma” Renzi-Boschi deve affrontare l’ultimo passaggio parlamentare alla Camera (previsto nel corso del mese di aprile), ma la campagna per il No è già partita: nel week end del 9-10 aprile inizia infatti la raccolta delle firme per sostenere il referendum (ne occorrono 500mila). Il volume si propone proprio di far conoscere le ragioni del No alla riforma costituzionale così come imposta dal governo. Ragioni che saranno la base per motivare la raccolta delle firme e, poi, convincere elettori ed elettrici a votare no in ottobre, quando avrà luogo il referendum.

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