No bavaglio anche per il Papa

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Che il Papa, parlando ai giudici della Sacra Rota, ricordi che il matrimonio è ordinato naturalmente alla procreazione e all’educazione dei figli e prevede pertanto come soggetti un uomo e una donna, a me pare francamente normale, pur considerando la novità di linguaggio a cui ci ha abituato Francesco. Un intervento “a gamba tesa”? E quando avrebbe dovuto farlo se non quando nel parlamento di Roma, a pochi passi da San Pietro,  c’è chi vorrebbe sostituire le “unioni civili” con i matrimoni omosessuali? Facciamoli pure, se vogliamo, è nostro diritto di laici e di cittadini, ma non pretendiamo  la benedizione del Papa. Strano paese il nostro, che a volte accoglie e addirittura sollecita le peggiori ingerenze vaticane nella politica fiscale o in quella scolastica e non tollera che il magistero ecclesiastico si esprima su quello che considera ancora un sacramento. “Ci volevano le parole del Papa”, avrebbe detto Mentana. E perché no? A me pare già tanto che non abbia suonato le trombe per il Family Day. Io sono per il No al bavaglio anche per Sua Santità


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