Fermare le trivelle

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Il prezzo del petrolio è in calo, ma il Governo vuole trivellare le più belle località italiane per trovarlo in casa. Ignorando la triste lezione americana,dove le compagnie petrolifere hanno inquinato intere zone per spremere petrolio dal frazionamento delle pietre, per poi non poterlo vendere per l’eccedenza di mercato e la riduzione dei consumi. Un referendum tenterà di limitare i danni, limitando il periodo di estrazione delle licenze già autorizzate, ma resta l’assurdità di mettere a repentaglio la bellezza di luoghi e coste tra le più belle del Paese, per assecondare la stupida ingordigia delle lobby petrolifere.

Come capita sempre più spesso, tocca direttamente ai cittadini far capire a questo Governo – sedicente di sinistra – quali sono gli interessi prioritari del Paese. E ricordargli che la bellezza dei paesaggi è tutelata dal Costituzione. Cioè, è parte della nostra identità collettiva. E quindi non è negoziabile.

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