Caso Mandara, la solidarietà della Fnsi alla collega freelance abruzzese

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“Suscita sgomento e preoccupazione la vicenda della collega Lilli Mandara, giornalista abruzzese già in forza alla redazione di Pescara del Messaggero”. Lo afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della FNSI. “Nei prossimi giorni – dice Lorusso – la collega subirà il pignoramento di alcuni beni per via di una condanna a risarcire il direttore dell’Agenzia regionale per l’ambiente, Mario Amicone. La storia risale agli anni in cui la collega era dipendente del Messaggero: venne trascinata in giudizio, insieme con l’allora direttore e con l’editore della testata, per una serie di articoli ritenuti diffamatori. È però inaccettabile che, nonostante la collega sia stata condannata in solido insieme con il direttore e l’editore, l’atto di precetto per l’intera somma di 45mila euro sia stato notificato soltanto a lei pretendendone il pagamento per intero. La vicenda si qualifica da sola. Si tratta di un tentativo di intimidire una collega coraggiosa, che anche adesso che svolge l’attività giornalistica come freelance, curando il blog Maperò, continua a fare il proprio dovere e a denunciare episodi di cattiva amministrazione e di cattiva politica. La Federazione nazionale della Stampa è al fianco della collega e rinnova l’invito a tenere alta la guardia contro tutti i tentativi di imbavagliare la stampa e di mortificare il diritto di cronaca”.


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