Immigrazione, situazione tesa in Europa. Cresce la preoccupazione

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In forte aumento rispetto allo scorso semestre gli europei preoccupati. Cresce anche diffidenza verso i migranti extracomunitari. Intanto peggiora la situazione a Calais, dove si sono intensificati i flussi verso la Gran Bretagna. E la polizia francese usa i lacrimogeni contro i manifestanti. Un morto anche a Melilla

 

MILANO – L’immigrazione è il pensiero in cima alla mente degli europei. È quanto afferma l’ultima ricerca dell’Eurobarometer, il termometro delle opinioni degli europei. La ricerca, pubblicata il 31 di luglio, è basata su dati raccolti nel maggio 2015. L’immigrazione e il controllo dei flussi è al top delle preoccupazioni degli europei per il 38% del campione, + 14 punti rispetto allo scorso semestre. Scende nelle priorità la crisi economica (27%, – 6 punti) e disoccupazione (24%, – 5 punti). Sette europei su dieci sarebbero d’accordo sull’implementare una comune politica migratoria. Il 51% degli europei è favorevole all’accoglienza, ma solo di altri cittadini provenienti da Paesi UE. Il 56% ha invece un’opinione negativa riguardo i migranti extracomunitari.

E così, mentre a Melilla un migrante marocchino di 27 anni è morto soffocato dopo essere stato chiuso in una valigia, nel tentativo di entrare dall’enclave spagnola di Melilla, l’ultima crisi del sistema europeo riguarda il flusso di migranti verso l’Inghilterra, da Calais.

Secondo alcuni movimenti di solidarietà verso i migranti di Calais, come il Calais Migrant Solidarity mouvement, nella notte tra i 2 e il 3 agosto la polizia francese avrebbe lanciato lacrimogeni contro un capannello di almeno 250 migranti che stava manifestando contro il blocco imposto dalla Gran Bretagna ai francesi. La notizia è stata confermata dal network arabo Al Jazeera. Il centro di ricerca inglese Institute of Race Relations (IRR) ha contato, negli ultimi due mesi, un minimo di 13 decessi di migranti che stavano attraversando l’Eurotunnel.

La situazione dei trasporti, intanto, rischia il collasso, dall’una e dall’altra parte della Manica. Le code ai caselli in attesa di entrare nel tunnel si stanno allungando a tal punto che gli inglesi hanno ipotizzato di aprire il vicino aeroporto di Matson come parcheggio per i camion diretti sul continente. Ipotesi che per ora resta accantonata. I ritardi hanno Calais stanno spingendo verso altri porti di partenza. Secondo il giornale olandese NOS, da giugno lungo la rotta Ijmuiden-Newcastle ci sarebbe stato un incremento del 15% del traffico di merci, evento che ha reso impossibile nuove prenotazioni per viaggi turistici lungo la tratta. Boom del trasporto merci diretto in Inghilterra anche nel porto olandese di Hoek van Holland e a Zeebrugge, in Belgio. (lb)

Da redattoresociale


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