I fondi neri dei premi

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I premi letterari nascondono al loro interno, non sempre ma sicuramente spesso, un giro di tangenti  e di regali che vengono alla luce in ritardo soltanto quando – come nel caso del Grinzane – Cavour il cui patron Giuliano Soria deve affrontare dopo alcuni anni un processo di appello per peculato e molestie a un collaboratore.  Soria è stato condannato in primo grado a quattordici anni e mezzo di reclusione ma ha chiesto di fare una deposizione spontanea per sottolineare che il premio culturale che dirigeva era uno strumento “per compiacere il mondo politico e dello spettacolo che ci usavano per il loro prestigio.”

Così, dopo aver rivestito quel ruolo per 28 anni, ora che lo ha perduto vuole raccontare che cosa c’è dietro i lustrini e le cronache mondane del premio piemontese per antonomasia. E parla degli ospiti che hanno girato il mondo a spese del premio: “Mario Turetta (divenuto ora direttore della Reggia di Venaria con i suoi amici) Alain Elkann, l’onorevole Susta, Gianni Oliva…” E ancora: “ho sostenuto con soldi in nero l’assessore Giampiero Leo, l’assessore Alfieri,  l’ex sindaco Chiamparino e ancora l’attore Giancarlo Giannini, Michele Placido, Charlotte Rampling, Eleonora Giorgi, Corrado Augias.”

Inoltre Soria ha dichiarato che il Grinzane-Cavour dipendeva dai politici e in particolare da Mercedes Bresso che lo usava per le sue attività di relazione. Molte manifestazioni sono state organizzate soltanto per compiacere lei e il marito.” Ma la Bresso- che oggi è europarlamentare – ha smentito indignata queste rivelazioni di Soria e così gli altri chiamati in ballo dall’ex patron.  Certo è che le spese del premio sono state  per un trentennio  imponenti e il pubblico ministero Corsi ha definito poco efficaci le ragioni dell’imputato che-secondo l’accusa- era “generosissimo con i soci ma molto di meno con i sottoposti.”
Un quadro quello che emerge dal processo molto diverso da quello che hanno dato sempre i mezzi di comunicazione di massa e sul quale spetta oggi all’opinione pubblica democratica riflettere con attenzione.


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