Giochi d’azzardo: cari gestori le leggi vanno rispettate!

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La fine dell’anno è periodo di bilanci e di buoni propositi e anche il movimento no slot non vuole esimersi dal farlo.

Negli ultimi giorni, con le ultime notizie dal Piemonte, siamo arrivati a 10 regioni no-slot, dieci territori che hanno deciso di dare un deciso NO all’azzardo attraverso leggi e ordinanze ad hoc.

Colpisce però l’utilizzo che molti fanno del termine legalità e soprattutto il loro modo di agire a riguardo.

La legge diventa mezzo di legittimazione quando tutela e garantisce i propri interessi (il gioco è legale perché consentito dalla legge), ma è contemporaneamente strumento da aggirare quando ostacola il proprio guadagno. È questo il caso di chi, nonostante chiare ordinanze comunali, si ostina a mantenere aperte sale da gioco nelle ore in cui dovrebbero essere chiuse o tenere accese slot all’interno dei bar al di fuori degli orari previsti. Tutto questo in modo palesemente ostentando anche nelle adiacenze delle zone più frequentate dalle famiglie e dai più giovani grazie ad un degrado morale e amministrativo che nel passato, ha permesso a  numerose di queste attività di sorgere proprio in questi luoghi.

Sono tante, tantissime, le attività commerciali che continuano, in spregio alle norme e alla tutela della salute dei cittadini stessi, a somministrare gioco d’azzardo ai propri clienti.

Nonostante i proclami infatti, l’ordinanza non viene rispettata da molti, dimenticando che il malaffare si combatte soprattutto partendo dal rispetto degli atti amministrativi e non possiamo dipendere solo dal controllo della Polizia Municipale, a cui sono richieste altre mansioni indispensabili per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

“Il mondo è quel disastro che vedete non tanto per i guai combinati dai malfattori ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare” così diceva Albert Einstein.

Che legalità stiamo trasmettendo ai nostri giovani? Le leggi vanno rispettate anche se non si riconosce all’interno della legalità la tutela dei propri interessi e ideali. Il movimento no slot l’ha sempre fatto, portando avanti le proprie battaglie nel rispetto principalmente e prima di tutto della legge (pur non condividendone le basi ideologiche e valoriali), perché diversi gestori di bar e sale giochi non fanno altrettanto?

Penso che sia doveroso che intervenga ora la Procura della Repubblica con l’ausilio di forze dell’ordine maggiormente specializzate nelle attività di contrasto alla criminalità economica (Carabinieri, Guardie di finanza…), attraverso controlli di natura amministrativa, infatti, potrebbero nascere scenari importanti, soprattutto perché – le indagini lo insegnano – dietro tali attività vi è spesso  lo zampino delle organizzazioni malavitose.

Sono questi i segnali che servono per combattere il malaffare. La città ha bisogno, tanto bisogno, di legalità, di decoro e di segnali che (ri)diano ai cittadini fiducia nelle Istituzioni: non fare applicare un’ordinanza comunale è il primo, pericoloso, passo per continuare a far proliferare l’illegalità diffusa.

Questo il mio augurio per l’anno nuovo, che possa aprirsi veramente all’insegna di una vera legalità, manifesta e uguale per tutti e per tutto, una legalità che tuteli fino in fondo gli interessi di tutti ma specialmente dei più piccoli, una legalità che sia fonte di benessere e sicurezza, salute e dignità per tutti noi.

Buon anno 2015

@simonefeder


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