Ci vorrebbero gli “angeli della burocrazia”

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Persone capaci di spalare carte inutili, fermare allagamenti di ricorsi evitabili, rimuovere le macerie di procedure che ostacolano i tempi di realizzazione delle opere pubbliche. Magari creando corsie preferenziali per risolvere contenziosi legati agli appalti. Angeli che evitano le irresponsabili concessioni di edificabilità su suoli naturalmente prenotati dai fiumi per le loro piene. Che si ribellano ai condoni edilizi, perché sanno che vanno contro la sicurezza e la bellezza dell’ambiente. Che praticano la prevenzione delle inondazioni quando c’è il sole. Dei terremoti, quando tutto è in ordine.

Solo gli “angeli della burocrazia” potranno dare il cambio  agli “angeli del fango”
Altrimenti, sarà l’eterno inferno dell’incuria retriva e dell’emergenza emotiva.

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