Antimafia evangelica

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Sequestro di Madonna. E’ il reato continuativo che in molti paesi nelle terre di mafia si ripete ad ogni processione. D’altronde, un boss senza la copertura religiosa ha molto meno potere. E i cappellani della mafia sanno sfruttare con abilità questa esigenza, per spillare soldi alle cosche, in cambio di sacramenti agli assassini devoti. La chiesa locale è stata per troppo tempo ambigua. Ora, Papa Francesco ha dichiarato senza giri di parole la scomunica di chi vive per il male. E’ un enorme passo avanti di chiarezza: “o con me, o contro di me”.
Lo sciopero della messa dei detenuti per mafia fa capire che i “picciotti” sono stati colpiti nella loro autostima.
L’isolamento morale toglie onore, quanto quello carcerario lo dilata. E’ un duro colpo al giustificazionismo mafioso. Il padrino  concepito da una cultura popolare mitologica come colui che ripara i torti dei deboli, viene con la scomunica pubblicamente additato come causa di male  e sofferenze.

La sua ostentata devozione viene smascherata come superstizione.
E’ l’inizio di un cambiamento profondo, provocato dall’antimafia evangelica.
Quando nel Sud la mafia esce dalla chiesa, nasce la speranza che esca anche dallo stato.

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