Siddi (Fnsi): “l’attacco a l’Unità ha il sapore dell’olio di ricino”

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“La libertà di Grillo – appare sempre più chiaro – passa attraverso la diminuzione o la chiusura delle voci libere. Più rischiano di scomparire voci libere e di idee, più lui si ritiene libero di promuovere e fare, con la sua piattaforma tecnologica, propaganda sulla rete. Questa sarà la sua libertà ma non è la libertà dei cittadini. Il rancore di Grillo verso giornali e giornalisti sta toccando livelli sempre più delicati e, persino, pericolosi. Se questo è un disegno di una nuova politica sarà bene che qualcuno, anche su quel terreno, gli cominci a chiedere conto. Non è nuovo, Beppe Grillo, a queste intemerate, o all’illustrazione di proposizioni che richiamano politiche all’olio di ricino o dal sapore di censure staliniste”. Lo scrive in una nota il segretario Fnsi Franco Siddi. “L’Unità e i suoi giornalisti meritano rispetto e gratitudine per quanto hanno storicamente pagato per la libertà di stampa e per quanto oggi soffrono per la crisi e per le difficoltà della propria azienda. I giornali e i giornalisti – e la Fnsi con loro – che risultano seriamente impegnati ad esercitare la loro funzione per il pluralismo, per la conoscenza e per il confronto tra le voci, innalzeranno ancora di più l’asticella della libertà perché l’informazione non sia confusa con la propaganda. Beppe Grillo sappia che noi distinguiamo bene  le due cose e lui, con i nuovi attacchi a l’Unità, dopo il penultimo a Gad Lerner che aveva addirittura scatenato odiosi e inaccettabili rigurgiti antisemiti, cominci a fare un serio esame di  coscienza prima di chiederlo agli altri”.


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