Spesa pubblica, sarà Carlo Cottarelli, l’uomo del Fmi, a salvare l’Italia dagli sprechi?

0 0

Sarà Carlo Cottarelli, l’ uomo che viene al Fondo monetario internazionale, a salvare l’ Italia dagli sprechi della spesa pubblica? L’ uomo appare intelligente, abile, determinato, ha un curriculum di tutto rispetto, ha detto che ascolterà tutti. Visto che vuole ascoltare noi qualche problema non banale vorremmo porglielo. Cottarelli, sa bene che l’ organismo da cui proviene è prestigioso, ma sa bene che è anche un organismo, la cosa è nota,  che ha somministrato ricette che in molti paesi del mondo hanno combinato disastri. Un osservatore malizioso potrebbe pensare che l’ aver  voluto creare dei gruppi di lavoro composti da chi è direttamente interessato ai suoi interventi,  nasca dalla volontà di bloccare sul nascere conflitti e contestazioni, dal coinvolgere i sacrificandi sui sacrifici da fare. . . una compartecipazione all’ anestesia. Noi invece siamo convinti che la sua scelta nasca dalla volontà di capire in profondità i problemi sui quali il chirurgo dovrà incidere.

Questa volontà di capire è importante perché sui tagli girano molti luoghi comuni e, diciamolo, anche molte sciocchezze. Spieghiamoci con un esempio. Per risparmiare sul Welfare si è pensato di ridurre le pensioni di reversibilità (quella parte di pensione che alla morte del coniuge viene assegnata a chi sopravvive). Una proposta del genere sarà stata fatta in buona fede, ma chi l’ ha fatta non conosce la storia sociale ed economica del nostro paese. I dati statistici dimostrano che in genere, in una coppia, in termini percentuali sopravvivono le donne agli uomini. Ora, dal momento che la pensione, fatta eccezione per i casi noti, arriva dopo trenta, quarant’ anni di lavoro, per capire di cosa stiamo parlando bisogna fare qualche passo indietro. A quando l’ Italia era un paese prevalentemente manifatturiero, era l’ uomo prevalentemente a lavorare, sia perché il lavoro richiedeva una forza fisica, sia perché pochi erano i posti di lavoro che erano disponibili per le donne, le maternità poi, allora più frequenti, interrompevano spesso il lavoro e i contributi previdenziali, senza dire di quando la donna doveva arrangiarsi con lavoretti in nero per arrotondare il bilancio famigliare. Ora abbassare la pensione a una vedova, nel momento in cui per l’ età si trova in difficoltà o, peggio, non veniva assunta per non dover pagare le coperture dei periodi di maternità. Quindi una donna si trova non per caso con contributi minori a quelli della media nazionale e non è certo il metodo retributivo che rende merito alle molte ingiustizie che ha subiteo a causa di uno Stato assente e, forse, volutamente distratto.

Ora in un paese in cui se ha una persona anziana ha problema di denti non è certo il sistema mutualistico che l’ aiuta, se ha bisogno di un’ infermiera deve sacrificare sui soldi della pensione. Ridurre la pensione di reversibilità vuol dire gettare molte persone  verso l’ indigenza. E’ un buon risparmio? Ha torto Papa Francesco quando ricorda che in un paese c’ è il problema dei giovani e c’ è il problema dei vecchi ? Che è inaccettabile la cultura dello scarto?

Ma c’ è ancora un altro problema che ci preoccupa nell’ impostazione di Carlo Cottarelli. Tutte le analisi convergono nel dire che la burocrazia, i percorsi e i tempi burocratici, sono dei costi inaccettabili per le aziende, così come lo sono l’ eccesso delle leggi, la durata dei processi, la mancata semplificazione amministrativa. Sappiamo tutti che in Lombardia ci sono imprenditori che si trasferiscono in Svizzera, anche se lì il lavoro costa di più, perché lì la burocrazia è semplificata, le tasse sono minori, l’ organizzazione sociale funziona meglio e quindi genera meno costi. Su questo Cottarelli non ha previsto nessun gruppo di lavoro. Stiamo parlando di possibilità di lavoro, di casi in cui ciò che porta ad emigrare non è certo il problema del cuneo fiscale, che pure è un problema, nei casi citati una parziale componente del problema.  E su tutto il resto che fa? Anche là taglia? Ma taglia cosa? Mi diceva un commercialista che sta affrontando il problema degli sgravi fiscali dovuti alla ristrutturazione delle case che, come è noto, vengono diluiti dallo Stato in dieci anni. Dall’ Agenzia delle Entrate gli è stato spiegato che dovrà conservare tutta la documentazione per i sette anni successivi al decimo anno in cui scade l’ agevolazione fiscale (vale a dire per 17 anni). E questo non è un costo, oltre ad essere, nei fatti, una vessazione?

Chi scrive crede nell’ immortalità dell’ anima, non sapeva che lo Stato credesse nell’ immortalità del corpo.
Ancora sulle pensioni d’ argento. Lo Sato prima ha sollevato un po’ di bollicine sulle pensioni veramente scandalose, che lui stesso ha creato,  per poi andare a colpire chi ha 3000 euro lordi di pensione, vale a dire 2.100 netti. Ma una persona che ha ottant’ anni, se paga l’ affitto, l’ acqua, il gas, luce, ha bisogna di una badante come fa ad arrivare a fine mese con 2100 euro al mese? Ma di che pensione d’ argento stiamo parlando?

Cottarelli, in un’ intervista rilasciata a Stefania Tamburello del Corriere della Sera ha dichiarato “L’ Italia ha fatto un’ ottima riforma ma ha una spesa in rapporto al Pil che è troppo alta”. Scusi dottor Cottarelli, Lei ha certamente studiato economia, non sa che con tutti i provvedimenti di austerità che hanno depresso il Pil inevitabilmente hanno sballato il rapporto Pil/Welfare? Il problema non è continuare a tagliare le pensioni, è quello di aumentare il Pil e questo aumenta se aumentano i consumi, ma se tagli gli stipendi, tagli le pensioni, ti saltano i consumi interni e con loro buona parte del Pil. La politica fin qui seguita ha avuto un unico fine quello di distruggere la classe media che era quella che dava lavoro ai piccoli artigiani, alle piccole imprese. Vogliamo continuare su questa strada del disastro. Qualcuno ha scritto: “hanno creato il deserto e l’ hanno chiamata pace”.

Su un argomento Cottarelli non ha costituito un gruppo di lavoro. Su questo ha riservato a sé ogni valutazione. Su questo, ne siamo sicuri, farà meglio di quel che oggi lascino intravvedere le sue prime dichiarazioni.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21