L’amico americano

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I Tg di giovedì 24 ottobre – Il film del 1977 del regista tedesco Wenders “pescava nel torbido”  e, al contempo, illuminava i valori speso calpestati dell’amicizia. Un film triste ma anche ironico.  L’amico americano  ci sembra la degna introduzione  ad una serata in cui l’informazione non può che concentrarsi sul Datagate, sull’ira della Merkel  “intercettata”, sulle richieste di chiarezza di Letta dal vertice di Bruxelles, sugli evidenti imbarazzi di Obama. Lo scandalo è, ovviamente, apertura per tutti, con l’eccezione di Studio Aperto che sembra il Tg di un’altra galassia e presenta titoli e scaletta tutti giocati sulla cronaca. La “rappresaglia” della Ue  (titolo del Tg1) si materializza nella proposta di Schulz del blocco della trattativa sul  libero scambio transatlantico, nella convocazione dell’ambasciatore americano  a Berlino, mentre si attendono nelle prossime ore risposte  ufficiali dal vertice. Difficile la posizione di Cameron che, da quello che si è già appurato, sarebbe l’alleato principe dello spione americano, Non essendoci contenziosi di politica interna, i Tg tessono poca tela perché carenti dei consueti bastioni contrapposti. Nessun politico, ad eccezione del già citato Letta, prende la parola. Come spesso capita quando mancano le coperture e le citazioni dei big,  Mentana è quello che se la cava meglio, chiedendosi non retoricamente come mai lo sdegno sia esploso nelle ultime ore quando già da luglio il Guardian aveva fatto trapelare l’ampiezza dell’attività spionistica made in Usa …

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