Par che s’abbia a morir per Moire

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di Nadia Redoglia

La presidente della Camera dotata d’elevato valore di Stato, ma ancor prima donna sensibile alle tragedie umane ha desiderato essere presente. Il nostro affanno l’accompagnava. Gli estremi sacrifici di Civitanova Marche vanno però ben oltre all’umana tragedia perché sono i più devastanti epiloghi di ciò che è impossibile definire umanità, avendo nulla d’umano e tutto di mostruoso.

Due anni fa l’allora governo spergiurò che l’Italia, come pochi altri Paesi, era già fuori dalla crisi economico-finanziaria abbattutasi sui mercati mondiali: ristoranti e aerei overbooking dimostravano l’assunto. Non era bugia: era mostruosità. Ed era con questa che si voleva proseguire a governare! A quel punto sarebbe stato perciò vitale allontanarne immediatamente l’artefice sostituendolo con governo sano di mente rappresentante l’umano (mica mostruoso) popolo sovrano elettore.  Nel momento più culminante per dichiarare al mondo che la nostra Repubblica aveva così deciso di riprendersi con forza l’umanità, venne invece scelto d’aggrapparsi al tecnicismo. Un po’ come dire: no mostruosità, no umanità, si tenta il terzo incomodo.

S’attivarono pertanto gli ingranaggi di un robot manco troppo sofisticato: poco più che una macchina rammendatrice per rattoppare smagliature senza fine. Non appena attivati, gli ingranaggi macinarono tutto ciò che si trovava sul tapis roulant. Non essendo dotati d’anima e cervello è ovvio che fagocitarono tutto. Il fatto che da anni quel tapis roulant fosse abbandonato da capaci programmatori e produttori di nuovi filati, non poteva certo essere materia di robot!

E fu così che le tecno Parche new generation, o Moire che dir si voglia, tranciarono di netto i preziosi fili e tessuti delle vite umane che faticosamente alla luce del sole avevano saputo tessere e intrecciare con le loro mani all’unico scopo che tutti, loro compresi, ne potessero godere.

Evidentemente il tecnicismo ha fallito. Dunque?

Dunque i fatti ci stanno dimostrando che ci tocca riprendere i mostri. Umani?! Crepate e/o vaffanculo!


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