In Kazakistan processati i media indipendenti

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Purtroppo dicembre ha confermato le paure e le previsioni degli attivisti dei diritti dell’uomo. Le autorità in Kazakistan hanno processato tutti i media indipendenti, dichiarandoli estremisti, illegali e ufficialmente ordinando loro la cessazione di attività. Anche in questo caso i processi non sono stati nemmeno lontanamente oggettivi ed i giudici hanno dichiarato i processati colpevoli benché  il pubblico ministero non ha presentato nessuna prova convincente ne’ chiara della loro colpa. Le azioni che dovevano silenziare le ultime voci indipendenti in Kazakistan sono state ampiamente discusse dai media internazionali:

– Eurasianet: http://www.eurasianet.org/node/66340
– The Economist:
http://www.economist.com/news/asia/21568774-bad-year-media-freedoms-heavy-hand
– Committee to Protect Journalists:
http://www.cpj.org/2012/12/kazakhstan-must-halt-crackdown-on-independent-pres.php
– We Fight Censorship:
https://www.wefightcensorship.org/censored/kazakhstan-zhanaozen-city-cut-rest-world-year-agohtml.html
– Article 19:
http://www.article19.org/resources.php/resource/3565/en/kazakhstan:-ongoing-crackdown-on-criticism-and-the-muzzling-of-independent-media
– Human Rights Watch:
http://www.hrw.org/news/2012/12/13/kazakhstan-growing-crackdown-free-speech

2. Il caso di Vladimir Kozlov*

Con la decisione del Ministero degli Interni del Kazakistan, Vladimir
Kozlov e’ stato trasferito in una colonia penale lontana dal suo ultimo
luogo di residenza, nella parte nord-occidentale del Kazakistan, a
Petropavlovsk.

Tale decisione del Ministero degli Interni kazako e’ in realtà  stato preso
in violazione dell’art. 68 del codice della procedura penale in quanto
priva il detenuto della possibilita’ di rimanere in contatto con la
famiglia.

I parenti del detenuto e gli attivisti che difendono i diritti umani non
riescono a verificare se i diritti di Vladimir Kozlov vengono rispettati
nella lontana colonia penale. Visto che subito dopo l’arrivo, il detenuto
e’ stato mandano in una gelida cella isolata (va ricordato che le
temperature nella parte kazaka della Siberia dove si trova la colonia,
d’inverno scendono parecchio sotto zero), tali preoccupazioni per la salute
e la vita di Vladimir Kozlov sembrano ben giustificate.

La questione del successore di Nazarbayev*

Vorremmo invitarla ad ascoltare un’intervista con Dosym Satpayev, analista
politico indipendente nonché direttore di una think-tank locale con sede ad
Almaty, Kazakhstan Risks Assessment Group <http://risk.kz/>, che si occupa
della ricerca sulle riforme politiche, la democrazia, i movimenti di
opposizione al governo e la corruzione e trasparenza in Kazakistan.

Nella sua intervista per Eurasianet, Satpayev parla di un eventuale
successore del presidente Nazarbayev e presenta un’interessante opinione
sulla situazione attuale in Kazakistan e sui possibili futuri scenari.
L’intervista e’ accessibile attraverso il seguente link:
http://www.eurasianet.org/node/66282

La versione kazaka di Wikipedia
Inoltre, segnaliamo un caso, recentemente molto discusso nei media, del
fondatore di Wikipedia e le controversie legate alla creazione della
versione kazaka del sito. Una ONG locale, Wikiblim, e’ responsabile per la
preparazione della versione in lingua kazaka ma la comunità
internazionale mette in dubbio la sua oggettività e indipendenza. E’ stato
notato che tutte le voci in lingua kazaka sono state introdotte dallo
stesso autore e in gran parte in base alle informazioni contenute in
un’ufficiale enciclopedia fornita dalle autorità.

Più informazioni sono disponibili degli articoli preparati da Eurasianet:
http://www.eurasianet.org/node/66343 e da Examiner:
http://www.examiner.com/article/explosive-timeline-links-jimmy-wales-tony-blair-and-kazakhstan-regime

Il caso di Askar Moldashev*
Per quanto riguarda il caso di Askar Moldashev, fratello di Daniyar
Moldashev, editore del giornale indipendente “Golos Respubliki”, sappiamo
che i servizi speciali del Kazakistan hanno aperto una procedura penale
contro di lui. Informazioni raccolte fanno pensare che le prove contro
Askar Moldashev sono fittizie.

Il processo era stato fissato per il 25 dicembre 2012 ma non si e’ svolto
quel giorno in quanto non si sono presentati abbastanza membri della giuria
(15 su 25). La data dell’inizio processo e’ stata spostata per il 5 gennaio
2013. Di nuovo non si sono presentati abbastanza membri della giuria. La
prossima data non e’ ancora conosciuta.

La Fondazione Open Dialog e’ profondamente preoccupata da tale svolgimento
della situazione. Siamo convinti che questo e’ il momento in cui i
rappresentanti della società civile e dei media indipendenti in Kazakistan
hanno bisogno del* supporto della comunità internazionale*. Non e’
possibile rimanere fermi e senza risposta alla chiusura di tutti i media
indipendenti e alle repressioni verso l’opposizione democratica in
Kazakistan mentre continua il dialogo tra l’Unione europea e le autorità
kazake sul nuovo, allargato accordo di cooperazione e partenariato. I
comunicati e lettere di supporto nonché di critica delle azioni intraprese
dalle autorità kazake sono richiesti e necessari per dare un chiaro segno
di supporto a chi ne ha attualmente bisogno in Kazakistan.

* l’autrice è responsabile comunicazione e contatti istituzionali per l’Open Dialog Foundation


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