CGIL: “Più Cultura per lo Sviluppo”

0 0

Ieri, 24 gennaio 2013 alle ore 11,30 presso la sede della CGIL di Corso d’Italia, 25 a Roma, si è presentato il documento programmatico e l’appello a sostenere che, la coalizione Abbracciamolacultura, indirizzato alle forse politiche per rilanciare la Cultura come elemento di sviluppo.
La Coalizione è nata per sottolineare le dificoltà dei settori che riguardano la formazione, la ricerca, la valorizzazione dei beni culturali e delle attività culturali, la valorizzazione dell’ambiente e del territorio, ha presentato proposte concrete per le politiche culturali in Italia, affinchè siano inserite nell’agenda politica del prossimo Governo. L’appello è proporre la Cultura come scelta strategica per il futuro promovendo creatività e innovazione.

I primi firmatari sono; Susanna Camusso, Paolo Beni, Vittorio Coglianti Dezza, Federico Oliva, Tsao Cevoli, Alessandro Pintucci, Francesca Duimich, Carla Accardi, Bruno Cagli, Andrea Camilleri, Filippo Coarelli, Francesco Ermanni, Ugo Gregoretti, Paolo Leon, Piergiorgio Odifreddi, Antonio Pappano, Giorgio Parisi, Giulio Scarpati, Ettore Scola, Paolo Virzì.

La proposta è stata presentata da Simone Ombuen (Istituto Nazionale Urbanistica), Nicola Nicolosi (CGIL), Carlo Testini (Arci), Vanessa Pallucchi (Legambiente), Francesca Duimich (Federagit). I titoli presentati; La Cultura Come Fattore di Sviluppo, valorizzando l’immensa ricchezza culturale del nostro Paese può essere una strategia di sviluppo equo e sostenibile, per oggi e per il futuro. Riconoscimento Del Lavoro, valorizzare professionalità e saperi che non devono essere dispersi che vanno riconosciuti e tutelati. Richiesta Alle Forse Politiche, Chi si candida al governo del Paese deve assumersi l’impegno a considerare la valorizzazione del patrimonio storico, culturale, paesagistico, architettonico e la promozione della produzione culturale priorità nazionale.
La Coalizione ha chiesto alle forze politiche il seguente impegno sui seguenti temi:
1) CULTURA MATERIA PRIMA ITALIANA, occorre un programma pluriennale che possa contare su investimenti produttivi capace di rispondere all’esigenza di domanda del lavoro. Con una programmazione che facxcia dialogare i diversi livelli istituzionali.
2) CULTURA = LAVORO, è necessario che il lavoro per conservare, valorizzare, promuovere , gestire i beni e le attività culturali disponga di un convinto sostegno.
3) APPRENDIMENTO PERMANENTE E PARTECIPAZIONE ATTIVA, occorre promuovere la partecipazione attiva dei cittadini alla fruizioni delle opportunità culturali, alla definizione degli obbiettivi che coinvolgano gli specifici territori.
4) Risorse, investire risorse pubbliche, portandole alla media Europea per uno sviluppo migliore.

Diversi interventi su come lavorare con la cultura nei territori,  sui nuovi contratti degli arccheologi, sul recupero come bene comune di strutture culturali e di crescita occupazionale del nostro territorio come gli storici stabilimenti di Cinecittà.

La mattinata si è arricchita di presenze come Giulia Rodano (IDV), Rita Borione (PD), Luigi Pallotta (Fitel) insieme ad altri esponenti delle associazioni culturali del nostro territorio Laziale.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21