Grazie a Franco Scaglia e ad Antonio Di Bella

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Ad ogni giro di nomine, e non solo alla Rai, si registra la pessima e ruffiana abitudine di omaggiare chi arriva e di cancellare chi esce. Ad Articolo21, invece, coltiviamo il vezzo opposto e cioè quello di ringraziare chi ha collaborato con noi, chi ha dato spazio alle battaglie per illuminare le oscurità, chi si è battuto contro la logica del bavaglio e dell’esclusione. Per questo vogliamo ringraziare due persone, per altro assai diverse tra loro, ma unite dal garbo, dalla lealtà., dalla curiosità per ciò che non si conosce e dal fastidio per la cialtroneria dominante e per ogni forma di lista di proscrizione nei confronti di chiunque.

Ci riferiamo a Franco Scaglia, presidente di Rai Cinema, e ad Antonio Di Bella, direttore di Raitre, rimossi per ragioni che nessuno ha spiegato. Per altro, in una azienda davvero libera da ipoteche dei governi e dei partiti, Di Bella sarebbe stato uno dei candidati naturali alla direzione del Tg1 e a Franco Scaglia, vincitore del premio Campiello e autore stimatissimo, sarebbe stato chiesto di restare a presidiare Rai cinema, un settore chiave per gestire il rapporto con tanta parte della cultura italiana.
Invece no! Questi due dirigenti faranno altro, mentre chi ha distrutto intere strutture, oppure ha addirittura trescato con il concorrente, resta saldamente al posto di comando.

Qualcosa non va, il vecchio ha di nuovo afferrato per i piedi il nuovo, al di lá di ogni retorica sull’innovazione e sul cambiamento.


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