Corruzione, Ciotti: “Basta rubare, serve trasparenza e risorse per i più deboli”

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Il presidente di Libera firma l’appello di “Repubblica” a favore della legge sollecitata dal Capo dello Stato e ferma in Parlamento

“C’è un Governo sotto ricatto su questo testo anticorruzione. E’ importante sostenerlo e chiedere con forza il diritto alla trasparenza nel nostro Paese”.  Così Luigi Ciotti, in collegamento con Repubblica.tv, rilancia la campagna contro la corruzione e per l’ approvazione del Ddl anticorruzione. “Siamo ancora molto lontani, continua il presidente di Libera, dal riconoscere la contiguità del fenomeno della corruzione con quello mafioso. Tutti a parole sono contro la corruzione ma nei fatti da decenni non si fa nulla”. E sul testo:  “E’ importante  il riferimento alla corruzione fra privati, conclude, ma alla Legge delega contenuta nell’articolo 8  proprio nell’aspetto che riguarda l’impossibilità di essere candidati per chi è corrotto”; Ciotti ricorda la mancata applicazione della legge sulla confisca dei beni ai corrotti, già inserita nella legge finanziaria del 2007 e rimasta lettera morta.

Il prossimo 1 ottobre a Roma Libera presenterà un dossier sulla corruzione nel nostro Paese. Oltre un milione di firme raccolte da Libera  e Avviso Pubblico consegnate al Presidente Napolitano per chiedere  attuazione delle norme che  prevede il riutilizzo  sociale dei beni confiscati ai  corrotti. Secondo Eurobarometer nel 2011 : il 12 per cento dei cittadini italiani si è visto chiedere una tangente in termini assoluti,  circa 4 milioni e mezzo di cittadini italiani hanno ricevuto almeno una richiesta di tangenti. “La nuova mafia – afferma Libera – si chiama corruzione”.

www.liberainformazione.org


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