Ieri per la prima volta in scena “La Mafia Normale”

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Affrontare temi forti come la corruzione, la violenza, il ricatto, la raccomandazione, attraverso la “leggerezza” e l’immediatezza del linguaggio teatrale, questo l’obiettivo de “La Mafia Normale”, presentata ieri sera al cine-teatro Arlecchino alla presenza di stampa e autorità.

L’opera, realizzata su iniziativa dell’Associazione Antiracket e Antiusura di Trapani grazie al lavoro dello scrittore-giornalista Marco Rizzo e del regista Piervittorio Demitry, è volta a sensibilizzare l’opinione pubblica e in particolare gli studenti, sui temi della legalità e della lotta alla mentalità mafiosa.

Gli attori Tiziana Ciotta, Lorena Ingarsia, Marco Marcantonio, Michele Morfino hanno divertito, provocato e commosso il numeroso pubblico, che ha rivolto ai protagonisti un lungo applauso.

“Potevamo scegliere di sviluppare delle iniziative nazional-popolari – ha detto il presidente dell’Associazione Antiracket e Antiusura di Trapani, Paolo Salerno –  che certamente avrebbero avuto grande visibilità, ma questo non è nel nostro intento. Da sempre lavoriamo in modo concreto per supportare le vittime e sensibilizzare i giovani, e – ha continuato – anche in questo caso abbiamo voluto investire in professionalità locali per realizzare un lavoro continuativo, che sia efficace e coinvolgente per gli studenti delle scuole superiori”.

Una realtà “capovolta”, ma non troppo distante dalla vita reale, è rappresentata in questo progetto “work in progress” che intende portare il dibattito nelle scuole, attraverso un’azione diretta che coinvolga i ragazzi, perché saranno loro i cittadini-attori di un prossimo futuro.

“E’ una rappresentazione grottesca, ricca di eccessi, ma non posso nascondere di essermi ispirato a fatti realmente accaduti – afferma lo sceneggiatore Marco Rizzo –  perché a volte è la realtà a superare la fantasia. Anche per questo siamo convinti che ancora oggi di mafia, soprattutto nel nostro territorio bisogna parlarne”.

“L’iniziativa, che entrerà nella fase operativa a partire dal prossimo autunno,  è stata diretta dal regista Piervittorio Demitry che ha sottolineato l’importanza del linguaggio teatrale come strumento di sensibilizzazione e partecipazione per i giovani. “Quest’opera  – ha commentato – è l’esempio di come, attraverso la “leggerezza” del teatro si possano affrontare temi importanti e suscitare profonde riflessioni. Da anni lavoro nelle scuole – ha concluso – e nulla più del teatro può stimolare i giovani rendendoli attivi, partecipi anche nel loro ruolo di cittadini”.


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