Popolo eiettore

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di Nadia Redoglia
Che gli elettori abbiano fatto sprofondare Lega e Pdl  non ha meravigliato nessuno, così come inaspettato non è stato  il buon mantenimento a galla del  Pd, insieme o separatamente dall’Idv (salvo Orlando a Palermo, ma preferiamo pensare che più che il suo schieramento, poté la sua persona). Neppure manna dal cielo o, conforme le vedute, tsunami da terremoto  (ché il detto “fulmine a ciel sereno” ai tempi in cui siamo ci par assai ipocrita) è stato l’exploit dei 5 stelle. Era scontato pure questo. Perciò lasciamo alle istituzioni i commenti di rito, peraltro triti e ritriti (vanno da “ora occorre riflettere”, passano per “i cittadini hanno capito” e arrivano al “comunque abbiamo vinto”).

Sapete cos’è che invece va senz’altro considerato? Il fatto che il simbolo pentastellato giuri d’avercela fatta a uscire  (assai) vincente con qualche centinaio d’euro, mica milioni! Tutto da dimostrare, ma certamente dei nostri non ha toccato un centesimo. Dal che, prima d’ogni altra considerazione, deve sorgere spontanea la domanda: visto che tutti gli altri hanno sempre invece preteso da noi milioni che oltre ad avere sempre sprecato -al punto che ora siamo costretti a pagare i loro danni- si sono fatti pure derubare, ebbene, prima di procedere alle prossime elezioni, non sarebbe appena il caso di valutare un bel po’ d’eiezioni per giusta causa e pure per stato di crisi?


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