Il festival a casa del boss (di Pietro Nardiello)

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Il Festival dell’Impegno Civile è l’unica rassegna italiana interamente realizzata nei beni confiscati alla criminalità organizzata. Il giornalista Pietro Nardiello, ideatore del progetto, con questo racconto accende un riflettore sui motivi dai quali è scaturita la nascita di questo Festival, voluto dal Comitato don Peppe Diana e ispirato particolarmente proprio dalle proposte intavolate dal sacerdote assassinato nella sagrestia della sua Chiesa a Casal di Principe, sui retroscena, le difficoltà, le speranze e le gioie nate in luoghi dove si costruisce un’Italia diversa.

I piccoli passi quotidiani compiuti per realizzare una rassegna dove non vi sono teatri o luoghi di aggregazione, dove anche il disordine urbanistico rappresenta un simbolo di onnipotenza del crimine organizzato. Ma il libro diventa, soprattutto, l’opportunità per offrire uno sguardo sui territori e sull’attualità e su quei temi come la cultura, la politica, la scuola, l’economia, la religione, la musica, lo sport sui quali è necessario dibattere e confrontarsi per costruire un futuro diverso e una società partecipata dove l’arma per sconfiggere l’illegalità è rappresentata sicuramente dall’avvio di una rivoluzione culturale.
Il racconto è intervallato da interviste realizzate da giornalisti, che hanno calpestato i luoghi del Festival, a magistrati, giudici, artisti, sacerdoti,  e sociologi che hanno partecipato in questi anni alla rassegna.

Interviste:

Francesca Ghidini  intervista il giudice Lello Magi;
Stefano Corradino intervista il procuratore Cafiero De Raho;
Vito Faenza intervista Isaia Sales;
Mariagrazia Poggiagliolmi intervista Peppe Barra,
Armida Parisi intervista don Aniello Manganiello,
Michela Monti  intervista la prof.ssa Antonietta Rozera,
Valeria Palumbo intervista don Peppe Diana

Diritti d’autore: Saranno devoluti in beneficenza all’associazione “Resistenza Anticamorra”, coordinata da Ciro Corona, per la realizzazione a Scampia di un ristorante pizzeria sociale dove lavoreranno giovani del territorio, ragazzi minorenni in attesa di giudizio e condannati a scontare pene alternative al carcere.


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