Immigrazione: Corte Ue; no contributi eccessivi per permessi

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BRUXELLES, 26 APR – Uno Stato membro non puo’ esigere contributi ”eccessivi e sproporzionati” da cittadini di Paesi terzi, e dai loro familiari, che chiedono lo status di ”soggiornanti di lungo periodo” se questi hanno vissuto nel Paese almeno per cinque prima di presentare la domanda. Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell’Unione europea.

La sentenza nasce dalla decisione della Commissione europea di fare ricorso per inadempimento nei confronti dell’Olanda.

L’Aja, infatti, chiede ai cittadini di Paesi terzi – ad eccezione di quelli turchi – un contributo tra 188 e 830 euro per rilasciare questi permessi, una somma che Bruxelles ritiene ”sproporzionata”.

La Corte ricorda che la direttiva 2003/109 non fissa ”l’importo dei contributi che gli Stati membri possono esigere per il rilascio di permessi e titoli di soggiorno” e sottolinea che il ”margine discrezionale degli Stati membri non e’ illimitato”.

Secondo la Corte, quindi, gli importi dei contributi olandesi ”variano all’interno di una forbice il cui valore piu’ basso e’ di circa sette volte superiore all’importo dovuto per ottenere una carta nazionale d’identita’. Anche se i cittadini olandesi ed i cittadini di Paesi terzi, nonche’ i loro familiari, non si trovano in una situazione identica, un simile divario dimostra la natura sproporzionata dei contributi richiesti”.

Per questo, i contributi imposti dall’Olanda sono ”eccessivi e sproporzionati” e il Paese e’ ”venuto meno agli obblighi” previsti dalla direttiva, ha stabilito la Corte. (fonte ANSA).


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