Berlusconi a reti unificate

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Quando il pregiudicato Berlusconi manderà in onda, a reti unificate, il tanto annunciato video per la prima volta spegnerò la tv. E’ l’unica arma di difesa che ha l’utente di fronte all’evidente violazione della legge come ha ben spiegato nel suo intervento Nicola D’Angelo. La domanda che ci dobbiamo porre è:  “Perché a lui tutto è concesso”. Non c’è un direttore di tg del servizio pubblico che abbia il coraggio di dire: “No, se vuole parlare lo faccia in un’intervista in par condico con un costituzionalista o un magistrato”. Perché quando si tratta di Berlusconi la democrazia e il pluralismo spariscono. Di fronte alla legge tutti i cittadini sono uguali. Di fronte a fatti che volentano la Costituzione e rappresentano l’eversione, nulla accdae. Il nostro è un paese molto strano. In tv l’ignoranza dei giornalisti e dei conduttori è talmente abnorme che permettere ai politici di poter dire qualsiasi senza essere smentiti. Gli esponenti del Pd sono così terrorizzati di dare un’appiglio a Berlusconi per togliere la fiducia al governo Letta che più di un sorrisi ebete alla telecamera e tre parole ben bilanciate non dicono, mentre Santanchè può dire una menzogna dietro l’altra: “Tutto il Pdl è unito attorno a san Silvio”. Ma dove? Chi sta in parlamento sicuramente, perché tanta mediocrità non avrà un’altra occasione. Molti elettori di destra, che credono nelle istituzioni, sono a disagio ad avere un leader che non fa un passo indietro dopo una condanna definitiva. “Berlusconi non è mai stato condannato, i magistrati rossi da quando è entrato in politica lo stanno perseguitando”. Balle, oltre alla condanna definitiva a 4 anni per frode fiscale, nel 1990 (quando non era ancora disceso in campo) sulla vicenda P2 è stato condannato per falsa testimonianza poi il reato è stato istinto per amnistia; condanne in primo grado in attesa di appello: a 1 anno per la vicenda Bnl, a 7 anni per concussione e prostituzione minorile (caso Ruby); procedimento in corso per corruzione e finanziamento illecito ai partiti, è indagato con l’accusa di aver corrotto nel 2006, con 3 milioni di euro, il senatore Sergio De Gregorio per favorire il suo passaggio tra le fila del Popolo delle Libertà. Questo è il leader del centro-destra e di fronte a un tal pregiudicato un paese intero deve stare sotto ricatto? Questo sarebbe il personaggio a cui il presidente della Repubblica dovrebbe dare la grazia o commutare la pena in sanzione amministrativa? E’ inconcepibile solo pensarlo. Dopo la condanna del primo agosto tutte le tv trasmisero il video di Berlusconi della durata di ben 9 minuti. Dov’erano finite le istituzioni preposte? Il presidente della Commissione di vigilanza Fico qualche giorno dopo intervenne: “Il problema non è la trasmissione del video, ma la scarsa qualità degli attori politici che parlano della vicenda”. Caro presidente Fico il problema è la trasmissione del video soprattutto quando accade nel servizio pubblico e non riguarda un intervento di una delle massime cariche dello Stato a fronte di uno stato d’emergenza. Dov’è finita la presidente della Camera Boldrini che tanto applaudì quando fu annunciata la scelta di non trasmettere in tv “Miss Italia”, perché non fa sapere cosa pensa in proposito? Credo che l’unica difesa della democrazia e della nostra salute mentale sarà quella di spegnere la tv o di non guardate tg e approfondimenti vari.


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