La signora Napolitano non è la marchesa del Grillo

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di Nadia Redoglia
Ha fatto notizia la signora Clio che si paga il biglietto, dopo aver fatto la fila, per vedersi la mostra di Vermeer. Signora, veramente chapeau!

Nel resto d’Europa è la norma (da DNA proprio) che i capi di Stato e di Governo agiscano così (figuratevi dunque i loro familiari) e dunque nessuno si sognerebbe di farne notizia. A suscitare diritto di cronaca sarebbe invece una consigliera regionale che sfila in negligè, peraltro giustificando la performance ad esclusivo beneficio dell’economia nazionale…  Possiamo perciò ben immaginare che accadrebbe se quella, essendo sotto processo per induzione alla prostituzione, pure minorile, fosse ancora (istituzionalmente) autorizzata a rappresentare il popolo! Naaa: non esisterebbe proprio! Da noi è invece questa la norma insieme a marea d’altro ancora: tutti quegli altri della “specie” Fiorito (giusto per citare il recente più in voga) e agli innumerevoli “tutti quegli altri”, d’ogni “scala gerarchica” indagati, imputati, pesantemente indiziati che ancora dettano legge (nel vero senso della parola) agli italiani e perciò, in quanto immuni (magari pure scortati), godono del privilegio di poterci sbattere quotidianamente in faccia: “io so’ io e voi non siete un cazzo”.

Ma dai! Potrà mai essere normale che nel 2012 d.C. un popolo di stato di diritto sia costretto a pretendere una legge anticorruzione?! Ma questa non era già scontata naturalmente, ancorché istituzionalmente, in quanto implicita non solo nella Costituzione, ma già nella carta universale dei diritti umani? Il doverla annoverare come legge ben specifica è già di per sé umiliante. Se poi però, per ottenerla, saremo costretti a subire il ricatto di quel gran numero di legislatori che, per approvarla, pretenderà lo stravolgimento della sua ratio, allora si potrà inequivocabilmente omologare a tutti gli effetti di legge quel “noi siamo noi e voi proseguirete, non essendo un cazzo, a manifestare meraviglia per chi  non solo si mette in coda, ma addirittura lo fa per pagarsi il biglietto!”


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