Interni
Pippo Fava e i comuni sciolti per mafia
571 morti sul lavoro nel 2013. Oltre 1300 se si aggiungono anche i decessi sulle strade e in itinere
Il diritto d’autore è lavoro. Su Change.org la petizione “No alla censura della e nella rete”
Il diritto d’autore è lavoro. La giusta remunerazione della creatività, dell’ingegno, della produzione culturale deve essere tutelata anche per i nativi digitali che operano nella rete. Alcuni sostengono che l’utilizzo gratuito dei film, della musica e di qualsiasi prodotto
Dopo il “niente di nuovo” del Ministro Cancellieri, riparte #IoSono141 per la creazione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul Moby Prince
La trattativa costante oggi come 30 anni fa (l’intervista di Enzo Biagi a Giuseppe Fava)
Oggi ricorrono i trent’anni dall’omicidio di Giuseppe Fava, detto Pippo, ucciso la sera del 5 gennaio 1984 con cinque colpi di pistola (condannati all’ergastolo il mandante Nitto Santapaola e il suo braccio destro
I ragazzi di Fava
L’etica di Fava, una lezione ancora attuale
Pippo Fava e il vizio della memoria
Il 5 gennaio del 1984 la mafia ammazzava il giornalista Giuseppe Fava, detto Pippo, direttore della rivista i Siciliani. Per il suo assassinio, dopo un lungo e tortuoso percorso, furono condannati all’ergastolo Nitto Santapaola, Aldo Ercolano, Maurizio Avola. Era diventato un bersaglio perché non aveva mai…
Diaz, le vittime ancora attendono le scuse dello Stato
La trimurti Berlusconi – Grillo – Salvini
Chi occuperebbe oggi in Italia il posto di partiti scomparsi? E cosa sarebbe delle istituzioni che quei partiti alimentano (e di cui, purtroppo, si alimentano) in un perpetuo cenone di mezzanotte insieme a gerarchie, corporazioni, caste e altri sguatteri in cucine sporche, popolate di scarafaggi burocratici?
L’ottavo messaggio di fine anno
L’ottavo messaggio di fine anno del Presidente Napolitano (quello che nessuno dei suoi predecessori ha mai pronunciato) si muove tra continuità e discontinuità. La discontinuità rispetto ai messaggi del precedente settennato sembra emergere dalla ricerca di un approccio meno formale, più a diretto contatto con i
Via dall’ergastolo bianco
Fieri di essere “Socialmente Pericolosi”
L’anno che verrà
Stasera mettete le tv sui davanzali
Ai masanielli del fronte anarchico-conservatore, non piace che Napolitano stasera rinnovi la consuetudine di rivolgersi direttamente al popolo italiano, sfidando i deliri di camalli, di improvvisati costituzionalisti e di comicherie conformiste alla Crozza; e soprattutto l’ira funesta del condannato…
Fanus, prigioniera a Lampedusa.
Liberatela prima che sia troppo tardi
Non c’è giornalismo senza libertà. Domenica 5 gennaio su Rai3 “I ragazzi di Pippo Fava”
Segreto di stato o, piuttosto, uno Stato segreto…?
“Caterina Simonsen muori”:
piccoli squadristi crescono
LasciateCIEntrare: “appello contro l’illegittima limitazione della libertà di 17 migranti vittime del naufragio a Lampedusa”
Fascismo, settant’anni fa morivano i sette fratelli Cervi
Giancarlo Caselli, 46 anni in prima linea contro mafia e terrorismo
Equo compenso: un promemoria e alcuni chiarimenti
Storie di pescatori e di naufraghi, salvati dal mare e imprigionati a Lampedusa
Cie Ponte Galeria, “La libertà è la cosa più importante, per questo lì dentro si protesta”
Lino Aldrovandi: “I figli sono il nostro futuro. Aiutiamoli a crescere e non ad essere ammazzati”
“Il giorno che venisti al mondo fu il più bello della mia vita e vorrei tanto tenerti ancora in braccio, perché non ci si può abituare all’orrore della morte, all’orrore dell’uccisione di un figlio. Ora dopo ben otto anni da quando 4 individui con una divisa addosso ti uccisero senza una ragione, non mi è rimasto altro che raccontare quanto meraviglioso voglia dire essere stato tuo papà, nella gioia, nell’amore e maledettamente nel dolore insopportabile di non poterti mai più avere accanto”.