Caso Alpi: i misteri dei documenti desecretati
Roberto Morrione: 3 anni fa,ma sembra ieri
Rostagno ucciso perché faceva il giornalista
Lo hanno ucciso, in quel lontano 26 settembre 1988, perché non voleva stare zitto, perché faceva il giornalista, raccontando fatti ed aneddoti, ma sempre legati alla realtà di quella provincia di Trapani, da sempre…
9 maggio 1978: il piu’ crudele dei giorni
#Rai2016. Il luogo dei Diritti, della Conoscenza, dell’Informazione e della Cultura
Sentenza Cassazione Thyssenkrupp,
giustizia tortuosa non è Giustizia
Non è ancora chiusa la vicenda giudiziaria della Thyssen, l’acciaieria torinese dove nella notte tra il 6 e il 7 dicembre 2007, divampò un tragico rogo che provocò la morte di sette operai. Non c’e’ ancora Giustizia per gli operai…
Thyssenkrupp: la Cassazione
di fronte ad una sentenza storica
Ancora una querela temeraria
contro il giornale “Altomilanese”
LUCIANA ALPI: “Adesso ho più speranze”
Vent’anni di sofferenze, di battaglia per ottenere Verità e Giustizia, per superare i depistaggi che hanno tentato di coprire l’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Da quel pomeriggio del 20 marzo 1994, Luciana e Giorgio Alpi hanno chiesto solo di sapere cosa è successo. Perché la sofferenza non si può lenire se non con la conoscenza: quella perdita di una figlia di soli 32 anni e così solare quanto determinata, ha lasciato un vuoto incolmabile…
Le idi di marzo di 20 anni fa: Don Diana, Ilaria Alpi e Miran
Agostini: la tradizione dell’innovazione
Angelo se ne è andato, troppo presto ed in un momento così difficile per il giornalismo italiano da far dire ,subito, che la sua morte lascia un vuoto enorme,per chi gli ha voluto bene,innanzitutto: e per chi lo rimpiangerà ogni volta che bisognerà studiare una passaggio delicato del nostro lavoro, una iniziativa di qualità per cambiare il giornalismo. E soprattutto per i tanti giovani giornalisti alla ricerca di una nuova definizione del nostro mestiere, sempre in evoluzione continua….
Diffamazione: inutile aspettare ancora, il Senato affronti la legge al più presto
“La verità del pentito” – di Giovanna Montanaro
Finalmente si può cambiare: la legge sulla diffamazione al Senato
Lezioni di mafia
L’anno che verrà
Giancarlo Caselli: magistrato per sempre
Umbria olii: una sentenza amara
Giorgio del Papa,titolare della Umbria Olii di Campello sul Clitumno, condannato anche in Appello,a 5 anni e 4 mesi di reclusione, due anni e due mesi in meno rispetto alla sentenza di primo grado. Comunque condannato: ma e’ l’unica notizia che soddisfa i familiari delle 4 vittime sul lavoro,che il 25 novembre 2006, morirono orrendamente nell’esplosione dei silos di quella fabbrica (nella foto), che , a loro insaputa, conteneva olio di sansa che produce il gas esano, pericolosamente esplodente. Perché’, in realtà’, la sentenza della Corte d’appello di Perugia,cambia profondamente la sentenza di primo grado : innanzitutto perché
