L’Arabia Saudita premiata dall’Onu per i diritti umani?
La notizia è così paradossale da apparire falsa. L’ambasciatore saudita Faisal bin Hassan…
La notizia è così paradossale da apparire falsa. L’ambasciatore saudita Faisal bin Hassan…
A undici anni esatti dalla sua morte, proprio il 26 agosto, i ricordi personali sono tanti, troppi, vivissimi. La memoria di Baldoni appartiene…
Baldoni era andato in Iraq per capire. Innanzittuto per…
Il Brasile, nell’immaginifico popolare, è terra dei sogni. Bellissima da mozzare il fiato nasconde tuttavia molte ombre, frutto anche di clamorose sperequazioni sociali. La violenza è endemica
Stavolta i messicani hanno reagito con forza alla strage dei narcos che da almeno dieci anni insanguina il Paese, scendendo in piazza a migliaia per onorare l’ultima vittima della connessione ormai evidente con il potere politico. Aveva solo trent’anni…
Non è facile fare ipotesi, come ha sottolineato il ministro degli esteri Gentiloni, su quello che succede in un territorio in pieno caos come la Libia. E sul rapimento dei quattro italiani ancora non può esserci dunque una pista precisa, poiché nessuno per ora ha rivendicato l’azione. Secondo Al-Jazeera il sequestro è opera del cosiddetto “Jeish al Qabail”…
Intervengo sempre con difficoltà intorno al dibattito su quella che è stata la mia azienda per tanti anni. Ma certe cose vanno dette. Intanto sull’infelice battuta del dg Gubitosi a proposito di “villa arzilla”. Quel genio di Carmelo Bene diceva che “noi siamo quello…
Le guerre aumentano, la criminalità è sempre più agguerrita e i testimoni danno sempre più fastidio. Dunque, il mestiere del reporter è costantemente a rischio. Secondo le cifre dei primi sei mesi dell’anno, il 2015 si avvia addirittura a essere peggiore…
Il segno del degrado, la fine del tunnel, probabilmente è in quest’immagine scattata a Sousse, perla turistica tunisina, il giorno dopo la strage. Gruppi di turisti che si fanno un selfie sulla spiaggia dove il sangue di quaranta morti ancora è fresco. Sono noti, e antichi, i souvenir sui luoghi dei disastri…
E’ una strada in discesa verso la fine del diritto inalienabile di chiedere asilo. Anche la Bulgaria ha costruito una barriera alla frontiera con la Turchia. E la stessa Serbia sembra che stia progettando misure analoghe per bloccare i flussi dalla Macedonia…
Per la prima volta dopo tredici anni, Erdogan ha frenato quella che sembrava un’inarrestabile corsa verso il sultanato. Il progetto del premier turco era evidente, addirittura dichiarato: con una maggioranza assoluta avrebbe cambiato la costituzione e introdotto una repubblica presidenziale. Gli è andata male…
Guardiamo le cifre: in Italia vivono 180 mila rom o sinti e incidono in maniera irrisoria sulla popolazione totale (0,25), mentre in Francia sono 400 mila, più del doppio, e in Spagna addirittura 725 mila, il quadruplo. Complessivamente in Europa sono 6 milioni e nel nostro Paese c’è la percentuale più bassa di presenze
“Sorumlu benim”, io sono responsabile: giornalisti e intellettuali turchi hanno risposto così all’ultimo atto di “bullismo” del presidente Erdogan contro il direttore del giornale di opposizione Cumhuriyet. Sullo stesso quotidiano hanno pubblicato un manifesto di solidarietà, mettendo anche le foto, cioè la propria faccia, oltre al nome…
Chissà se Putin stavolta dirà “non conta niente” come aveva già detto per Anna Politkovskaja e, più di recente, per Boris Nemtsov ucciso davanti al Cremlino. Ma stavolta il mistero è più sofisticato come per Livtinenko avvelenato di plutonio a Londra. Ora ricoverato in gravi condizioni, per intossicazione, è un giovane oppositore, Vladimir Kara-Murza, 33 anni…
Non faceva più l’avvocato, ma non hai abbandonato la battaglia contro l’illegalità. Mario Piccolino, 71 anni compiuti da pochi giorni, usava allora il suo blog “Freevillage” molto seguito nel sud pontino per combattere adesso corruzione e inserimenti della criminalità…
L’ultima strage riguarda la Libia. I corpi decapitati di sei giornalisti sono stati trovati nei pressi di Beyda, nell’est del Paese, dove ha sede il governo guidato da al Thani. Le vittime sono tutti reporter della televisione «Barqa», non tutti libici ma anche egiziani e tunisini…
Non c’erano notizie ormai da tre anni, ma mamma Giusi sentiva, come lo sanno sentire solo le madri, che Giovanni era vivo. Ed era vero perché Lo Porto, volontario siciliano rapito da al Qaeda addirittura nel 2012, era vivo e prigioniero addirittura nel territorio dov’era stato catturato, al confine tra il Pakistan e l’Afghanistan…
Forse doveva succedere comunque o forse stiamo pagando alcune colpe pesanti. Certo è che mai il mondo si è trovato così in crisi. Certamente è esplosa una sorta di “guerra santa”…
Strano che prima della sua morte circolavano manifesti con Nemtsov dichiarato nemico del popolo e la tv governativa lo definiva “agente occidentale”
Il Paese più pericoloso resta la Siria dove c’è stato il maggior numero di vittime, davanti ai territori palestinesi, a Iraq, Ucraina, Messico, Afghanistan e Honduras