Coronavirus, cartelli sulle porte dei migranti: “Iniziativa offensiva, riporta a tempi nefasti”

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Alcuni volontari della nostra associazione ‘Cercasi un finè (a Cassano delle Murge, in provincia di Bari) mi hanno telefonato dicendomi che su alcune porte di cittadini stranieri erano stati affissi manifesti con le disposizioni governative in inglese e italiano. In sintesi: l’amministrazione comunale ha deciso di attaccare il comunicato soltanto alle porte di alcuni stranieri. Il tutto ci è sembrato molto offensivo e ci richiamava tempi nefasti in cui erano segnati alcuni, in maniera visibile e riconoscibile da tutti. Scopro, dopo, che il tutto era anche documentato sulla pagina Facebook ufficiale dell’amministrazione.

Coronavirus, cartelli sulle porte dei migranti: "Iniziativa offensiva, riporta a tempi nefasti"

Non a caso c’è chi sta dando il meglio di sé professionalmente o nel volontariato e chi pensa al mare, al bar, al ristorante, o, ancora peggio, tira fuori il meglio di cinismo e cattiveria che non ha mai perso. Il punto di svolta è il ritorno alla propria interiorità, che sembra essere il più potente farmaco contro i virus di paure, stupidaggini, cattiverie, invidie, egoismi, irresponsabilità sociali e politiche, razzismo, fake news. Shakespeare parla di una capacità decisiva in questa crescita interiore: la consideration, ossia la riflessione, la meditazione, la ruminazione su quello che si fa.

Posso leggere i libri migliori, oppure vedere il meglio in televisione, senza consideration resterò quello che ero prima dell’arrivo del virus. Questa storia, allora, ci insegnerà qualcosa solo se diventiamo seri e umili discepoli di essa. Non dimenticando che “siamo tutti nella stessa barca”, come ha ricordato papa Francesco, e che la “solidarietà politica, economica e sociale” (articoli  2 e 3 della Costituzione), ora più che mai, passa attraverso la responsabilità e l’impegno di tutti, nessuno escluso.

Fonte: Repubblica Bari


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