Non c’è niente da festeggiare ma un genicidio da non archiviare. Oggi presidio e volantinaggio davanti all’Auditorium Parco della Musica di Roma, cui parteciperà anche Articolo 21 (alle 18 in via Pietro de Coubertin – area parcheggio di fronte all’entrata principale).
Famiglie annientate. Bambini sepolti sotto le macerie. Ospedali e scuole rasi al suolo. Giornalisti e personale medico presi di mira e uccisi senza pietà. Infrastrutture demolite. L’annientamento totale di un popolo, quello che denunciamo da due anni, ora con l’inizio degli ingressi di aiuti e dei media nell’inferno di Gaza si disvela in tutta la sua orribile totalità. Chiediamo giustizia per un genocidio ancora in corso, per i crimini di guerra commessi, per le complicità internazionali dopo settant’anni di occupazione illegale. Vigiliamo affinché questa trattativa di pace non sia solamente un colpo di spugna per cancellare i crimini contro l’umanità commessi da Israele, ma che riporti il mondo al rispetto del diritto internazionale e soprattutto a giustizia, restituzione, libertà e autodeterminazione per il popolo palestinese. È più che mai importante non abbassare la guardia e continuare a fare pressione sulle istituzioni affinché prendano posizioni nette e compiano gesti concreti. Il gesto più concreto e urgente oggi è porre fine alla complicità con le istituzioni israeliane. Le istituzioni culturale italiane hanno il dovere di interrompere qualunque tipo di collaborazione con ogni forma di rappresentanza di un governo genocida e responsabile di crimini contro l’umanità. Nessuna complicità può essere tollerata. Facciamo i nomi. Diciamo la verità. Pretendiamo giustizia. Ora e sempre per una Palestina libera.
