Questa volta si può dire che “giustizia è fatta” e che minacciare un giornalista è un reato grave e che, inoltre, equivale a colpire tutta la comunità dei giornalisti italiani.Un altro degli autori delle minacce al giornalista Paolo Berizzi è stato condannato per i gravissimi attacchi subiti dal giornalista di Repubblica, cui è stato anche riconosciuto il risarcimento del danno insieme alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, che si era costituita parte civile al processo. L’imputato è Mario Andrioli, di origini svizzere, residente a Bussolengo (Verona), 60 anni, di professione bodybuilder. Il Tribunale lo ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione, pena non sospesa in quanto Andrioli è pregiudicato. Tutti coloro che sono stati mandati a giudizio su denuncia di Berizzi, gli odiatori seriali, quelli che pensano che la “prateria” della rete sia un luogo senza legge dove poter commettere reati, sono stati condannati. E, lo ripetiamo, è una grande vittoria per Paolo Berizzi e per tutti giornalisti. Berizzi, come si sa, è finito sotto scorta perle sue inchieste sui nazifascisti che operano, sempre più allo scoperto, in Italia
